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PRATOLA PELIGNA – “Facciamo appello ai nuovi governanti perché chiedano la revoca in autotutela di questi provvedimenti sbagliati. Chiediamo agli agricoltori ed ai proprietari di protestare contro questo schiaffo, da parte nostra contesteremo in tutte le sedi questi provvedimenti e sottoporremo alla procura della Corte dei Conti queste delibere che attingono risorse dai contributi regionali erogati per evitare ruoli straordinari a carico dei proprietari dei fondi”. Dichiara battaglia Confagricoltura sugli ultimi incarichi assegnati nel Consorzio di Bonifica Interno Aterno-Sagittario con sede a Pratola Peligna e sollecita la Regione a sospendere in autotutela i provvedimenti. Confagricoltura, che ha depositato le carte alla Corte dei Conti, fa sapere che “il Presidente del Consorzio di Bonifica Ernesto Zuffada, con tre provvedimenti in rapida successione: il primo il 7 e gli altri due il 13 di febbraio, ha emanato un avviso pubblico di selezione per assumere un avvocato dal costo complessivo annuo di 75.500 euro, ha avviato la procedura per assumere a tempo indeterminato due operai dal costo complessivo annuo di circa 40.000 euro e, con tre mesi di anticipo, ha rinnovato l’incarico al Direttore per un costo complessivo di oltre 630.000 euro per cinque anni. “Sono decisioni sbagliate nel metodo perché rappresentano un affronto al nuovo Presidente della Regione Marsilio ed ai nuovi Consiglieri regionali. Il Presidente Zuffada, nominato dalla Regione dalla precedente amministrazione decade, per legge, all’atto di insediamento del nuovo Consiglio” afferma Fiorenzo Schiavitti consigliere di opposizione in rappresentanza di Confagricoltura L’Aquila- “entrando nel merito dei provvedimenti ribadiamo la nostra contrarietà alla proroga di 5 anni al direttore la cui retribuzione è stata contestata già all’atto delle sua prima nomina; inoltre siamo sconcertati alla proposta di assunzione di un Avvocato quando viceversa al consorzio servono ingegneri e geometri per evitare il ricorso sistematico di affidare all’esterno le attività di progettazione”. Conclude Schiavitti. Confagricoltura fa notare che tale impegno di spesa non è stato previsto nel bilancio di previsione 2019 approvato il 31/12/2018 e che, contrariamente a quanto affermato dal Presidente Zuffada, il bilancio 2018 si è potuto chiudere solo perché la Regione ha prestato all’Ente 800.000 euro da restituire in rate annuali a copertura del disavanzo di amministrazione. Nessun commento dal Consorzio di Bonifica che, per il momento, fa sapere che nelle prossime ore terrà una conferenza stampa per chiarire e spiegare la sua posizione e che, per quanto concerne l’attività programmatoria dell’ente, coloro che in queste ore la contestano non si sono presentati nella seduta del Consiglio che ha approvato il bilancio.

Andrea D’Aurelio

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