SULMONA – “Dietro gli incendi dolosi del Monte Morrone non si escludono altre e più gravi fonti di criminalità anche organizzata che muovono interessi particolari nei confronti dei nostri territoriâ€. A parlare a Onda Tg è la psicologa e criminologa Nicoletta Romanelli che ci illumina sull’identità e l’identikit del piromane. L’esperta specifica subito che “non è il piromane che crea l’incendio ma è l’incendio che crea il piromaneâ€. Il soggetto in effetti nutre piacere e attrazione verso il fuoco che appicca volontariamente. E’ questo l’elemento che distingue il piromane dalle altre categorie criminali. Ma la criminologa Romanelli va ancora più a fondo. “Dall’identikit fornito dalla F.B.Iâ€- spiega la dottoressa- “il piromane è solitamente un giovane maschio tra i 30 e i 40 anni con un livello intellettuale abbastanza basso, che in adolescenza è stato protagonista di forti atti di ribellione e che ha compiuto o compie abuso di sostanze, prevalentemente alcoolâ€. E’ sempre la Romanelli a spiegare come “il soggetto agisce sostanzialmente in luoghi che sono vicini alla sua casa in uno spettro di azione più o meno di 5 km. E’ una persona che conosce molto bene i luoghi nei quali si muove e colui che innesca l’incendio è lo stesso che va ad avvertire i Vigili del Fuoco e partecipa anche alle operazioni di spegnimentoâ€. Nicoletta Romanelli, riferendosi in modo più specifico all’incendio del Morrone, non esclude la mano della criminalità , anche quella organizzata, per interessi personali verso il territorio.
Andrea D’Aurelio