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SULMONA. “Ci ha dato una sola e ci ha ingannati. Lo abbiamo pagato per un lavoro che non ha portato a termine”. Si sarebbero giustificati così alcuni dei dieci tifosi della Pro Vasto che, la scorsa domenica, hanno pestato un tunisino di 30 anni, mandandolo in ospedale. I dieci, identificati dalla polizia, hanno fornito la propria versione dei fatti.  Gli inquirenti stanno quindi verificando se l’aggressione a sfondo razziale possa avere una matrice diversa. I dieci intanto restano indagati per lesioni personali aggravate e minaccia aggravata dall’uso dell’arma. Per i prossimi 45 giorni non potranno seguire la propria squadra in trasferta. I tifosi infatti erano arrivati a Sulmona per la gara contro l’Ovidiana. L’episodio resta comunque slegato dal match che si è disputato al “Pallozzi”. Intanto l’intera aggressione è stata ripresa dalle telecamera di videosorveglianza del Comune. Le dieci posizioni sono quindi al vaglio dell’autorità giudiziaria.  I fatti sono avvenuti alle 17 dello scorso 5 gennaio. Prima gli insulti con epiteti razzisti al tunisino, 30 anni, intento a spingere un’auto in panne in via Japasseri. Poi la follia: gli ultras che scendono dai pullman, i calci, i pugni e una spranga pronta per essere utilizzata contro il nordafricano. Un’escalation di violenza bloccata da un poliziotto fuori servizio, rimasto lievemente ferito, subito intervenuto chiamando i suoi colleghi. Anche il 30enne, che ha ricevuto le cure mediche del pronto soccorso dell’ospedale cittadino, ha riportato ferite non gravi.

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