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SULMONA – Lei D.S., Direttrice del Centro comportamento dell’Anas dell’Aquila. Lui A.C., romeno che era alla guida dell’auto quel maledetto 5 ottobre 2015. Entrambi sono stati rinviati a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare Daniele Sodani per la morte di Maria Luisa Esposito, la docente che perse la vita sulla statale 17 in un terribile incidente stradale, a pochi passi dal distributore di benzina. La Direttrice Anas va a giudizio per omicidio colposo mentre il conducente dell’auto per omicidio stradale. L’impatto fu spaventoso. Le due auto sbalzate a diversi metri di distanza dal punto dell’incidente e la Volkswagen Vento su cui viaggiava la vittima praticamente tagliata a metà. La velocità con cui viaggiava il conducente dell’altra auto, che a bordo aveva complessivamente tre persone, è stata stimata in 105 chilometri orari dal consulente del Pm. Mentre alla Direttrice Anas si contesta la posizione del guard rail che avrebbe costituito ostacolo alla visione del lato sinistro della strada. La prima udienza in Tribunale è fissata per il 18 settembre 2018.

Andrea D’Aurelio

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