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INTRODACQUA – “Introdacqua verso il dissesto finanziario e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini”. A lanciare l’allarme il gruppo di opposizione Uniti per Introdacqua che spiega che “l’avanzo di amministrazione nel conto di gestione 2016 (il presunto tesoretto!) ammontava a 358.767,41 euro che, inspiegabilmente, nell’accertato “disavanzo di amministrazione”, rilevato nel conto di gestione 2017, diventa di – 618.382,34 euro”. Un presunto buco in bilancio, quindi, di oltre 600 mila euro. Uniti per Introdacqua lamenta la mancanza di spiegazioni da parte dell’esecutivo. “Al contrario, destano particolare “stupore e meraviglia” le inammissibili dichiarazioni” spiega il gruppo di opposizione “del Vicesindaco, anche Assessore con delega al bilancio, nonché responsabile dell’Area Finanziaria-contabile e, consigliere comunale di maggioranza, che “a suo dire”, assolverebbe l’Amministrazione da ogni responsabilità, manifestando, ulteriormente, la propria “estraneità” all’accertato “buco di bilancio!” Ribadisce l’opposizione: “A fronte di quanto rappresentato – l’aspetto più grave – è che ci saremmo aspettati un concreto e reale “piano di rientro” per cercare di porre rimedio alla sciagura finanziaria, con l’adozione di attuabili provvedimenti. Invece, la “assurda e fumosa” proposta risulta la “generica vendita” di tutto il patrimonio immobiliare del Comune. Per il ruolo che ci compete, innumerevoli volte, abbiamo rappresentato la drammatica situazione e, proposto strade alternative per evitare il baratro, purtroppo, indicazioni mai ascoltate”. Tocca al sindaco Terenzio Di Censo gettare acqua sul fuoco su una situazione che resta assai delicata. “Nessuno sta nascondendo niente in quanto quei numeri sono stati portati in Consiglio Comunale”- interviene il primo cittadino- “per quanto riguarda il fatto che pagheranno i cittadini, l’amministrazione sta cercando di evitarlo proprio grazie al piano triennale di rientro, approvato anch’esso in consiglio. Se invece si dovesse andare in dissesto, come la minoranza si augura, allora si che pagheranno i cittadini perché, per la legge, si dovranno applicare le aliquote massime delle varie imposte”. Il sindaco conclude spiegando che “sulle cause di questa situazione ancora non c’è certezza ma una cosa è fuori discussione, che la minoranza, negli anni scorsi, in consiglio comunale ha più volte rivolto apprezzamenti e complimenti alla ragioniera”.

Andrea D’Aurelio

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