
Aveva fatto tutto da solo, processo e “condanna”, investendo con l’auto il suo rivale in amore. Protagonista della vicenda è S.D.V., 35enne di Alfedena, condannato oggi ad otto mesi di reclusione dalla Corte d’Appello dell’Aquila. I giudici di secondo grado hanno ridotto la pena di tre anni e due mesi di reclusione inflitta nel 2023 dal Tribunale di Sulmona. Avendo risarcito la vittima in separata sede, è arrivata la condanna più “soft” per lesioni personali aggravate ( 40 giorni di prognosi e un danno biologico permanente del 5 per cento) mentre per è caduta l’accusa di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono al 25 aprile del 2019, quando a Scontrone, paese di residenza della parte offesa, i due ebbero davanti ad un locale una lite per una ragazza. Il 35enne venne aggredito una prima volta mentre era nell’auto e, intenzionalmente, hanno raccontato alcuni testimoni, aveva fatto retromarcia per poi puntare contro l’aggressore come per metterlo sotto, fermandosi a pochi centimetri. Ne era scaturita un’altra lite, con lo stesso copione: il giovane di Scontrone, però, questa volta non aveva fatto in tempo a divincolarsi ed era finito sotto le ruote dell’Audi A2 guidata dall’imputato che, subito dopo l’investimento, si era dato alla fuga, tra l’altro con a bordo una bambina, figlia di una sua amica. L’imputato è stato difeso dagli avvocati Alessandro Margiotta e Enrico Tedeschi









