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SULMONA –  Tutelare la salute pubblica senza danneggiare le attività produttive e la movida del sabato sera. Ore decisive a Palazzo San Francesco per le misure anti-assembramento. Sindaco, baristi e ristoratori stanno cercando di trovare la quadra per una migliore gestione del divertimento del sabato sera nella fase due dell’emergenza Covid. La proposta dell’ultimo minuto, lanciata dal Comune, riguarda la chiusura alle ore 23 dei locali, per i prossimi quindici giorni, per evitare l’ammucchiata sulla scalinata dell’Annunziata o comunque nei punti strategici della movida cittadina, come accaduto lo scorso sabato con le immagini che hanno fatto il giro del web. E’ solo una delle ipotesi messa sul tavolo, che è stata scartata dagli esercenti, proprio alla luce del difficile e complicato momento che vive il comparto. “E’ un indirizzo che punisce e mortifica la categoria dei bar”- osserva qualche barista- “il problema sono le persone che si assembrano all’esterno. Sabato sera la gente è rimasta fino alle tre e i locali hanno chiuso all’una. Peraltro si rischia di dirottare altrove i giovani, favorendo un flusso di persone che si muove fuori città”. Insomma, almeno questa ipotesi, non convince gli esercenti che cercano altre strade. Per questo il sindaco, Annamaria Casini, ha chiamato in supporto le forze dell’ordine per andare incontro alle esigenze del comparto produttivo e gestire la movida del sabato sera, per evitare di danneggiare le singole attività. “Se ho scelto il confronto in questa fase vuol dire che stiamo cercando di tutelare al massimo i commercianti”- interviene la Casini- “con le forze dell’ordine studieremo tutte le soluzioni per garantire maggiori controlli perché è indubbio che la situazione va gestita meglio”. Baristi ed esercenti hanno chiesto il presidio sul posto delle forze di polizia, nei punti strategici, durante le ore di punta del sabato sulmonese. Ma è chiaro che la scelta va concertata e presa con gli addetti ai lavori perché sono tanti i fattori da prendere in considerazione. Il popolo della movida, che pure ha il diritto di divertirsi rispettando le regole, resta con il fiato sospeso.

Andrea D’Aurelio

 

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