
PESCOCOSTANZO. “La possibilità di procedere alla raccolta differenziata mediante ‘ecopunti’ è espressamente contemplata dalla normativa regionale”. Lo hanno messo nero i giudici amministrativi del Tar Abruzzo che hanno respinto il ricorso presentato da alcuni residenti del condominio “Borgo del Sole”, che si trova a Pescocostanzo. I ricorrenti sono stati condannati a pagare le spese legali per 4 mila euro. Il ricorso era scattato dopo la decisione del Comune di allestire “ecopunti” per la raccolta differenziata, al fine di evitare le incursioni degli orsi e mantenere il decoro in paese. Una sorta di mini isola ecologica dove poter lasciare i rifiuti anche al di fuori degli orari di passaggio del servizio porta a porta. Per i residenti, che hanno chiamato in causa il Tar, non era proprio un belvedere. Nel ricorso i condomini avevano chiesto ai giudici lo smantellamento dell’ecopunto, chiedendo “i danni derivanti dalla perdita di valore dei rispettivi immobili”, poiché quegli ecopunti erano isole ecologiche che necessitavano di autorizzazione e violavano il codice della strada. “Il Comune si è limitato ad applicare una disposizione di legge chiaramente sovraordinata al Regolamento comunale che dunque non risulta in alcun modo violato”- osservano i giudici nell’ordinanza, secondo i quali gli “ecopunti” sono stati allestiti “al fine proprio di razionalizzare la modalità di raccolta differenziata in base alle concrete esigenze dei singoli comuni”. Da qui la condanna a pagare le spese legali.