
Un bicchiere di spritz tra le mani, il sorriso sulle labbra e una maglietta con la scritta “sole, whisky e sei in pole position”. E’ l’ultima storia postata su instagram da Luca Palmegiani, il 25enne di Latina, militante di Forza Itala, che si è lanciato dal quarto piano dell’albergo “Suisse” di Roccaraso, dove si era recato per seguire da vicino la convention del partito. Un’immagine che stride con la tragedia che si è consumata, poche ore dopo, nel piccolo centro dell’Alto Sangro. Gli inquirenti ripartono da qui e continuano a scavare nella sua sfera privata e familiare per non trascurare alcun dettaglio. L’inchiesta, aperta come atto dovuto con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, è passata nelle mani della procura della repubblica dell’Aquila. Il pm, Guido Cocco, conferirà in mattinata l’incarico al medico legale, Giuseppe Calvisi, per lo svolgimento dell’esame autoptico, con il quale il magistrato vuole accertare la causa del decesso. Palmegiani era arrivato in Abruzzo insieme ad altri militanti del partito per prendere parte all’evento. Si trovava nella sua stanza d’albergo quando, poco prima del gesto estremo, ha pubblicato un messaggio sul suo profilo social. Un post che lasciava trasparire il suo stato d’animo e che includeva parole d’addio. Pochi istanti dopo, il giovane è precipitato nel vuoto, dal quarto piano della struttura ricettiva, ponendo fine alla sua vita. Inutile la corsa in ospedale con l’ambulanza del 118. Il 25enne non è riuscito a sopravvivere ai gravi traumi riportati. I carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, comandati dal capitano, Giuseppe Testa, hanno effettuato un’ispezione nella stanza d’albergo che il giovane aveva prenotato per il weekend in Alto Sangro. I militari hanno controllato gli effetti personale di Palmegiani e, su disposizione della procura, hanno sequestrato il telefono cellulare e tutti i dispositivi informatici di sua proprietà. L’obiettivo degli inquirenti è quello di verificare se tra le conversazioni o i messaggi ci siano elementi che possano aver indotto il 25enne a compiere l’estremo gesto. Non si esclude quindi una perizia tecnica per analizzare ogni singolo messaggio, in modo tale da scavare tra la vita familiare, privata e politica. Nel suo post d’addio Luca cita la nonna, la ragazza e il partito, con il quale aveva ricoperto per anni il ruolo di coordinatore giovanile a Latina e che aveva seguito fino a Roccaraso per la kermesse di “Azzurri in Vetta”. Nessun riferimento ai genitori che, sabato sera, sono arrivati in obitorio e sono stati ricevuti dal vice premier, Antonio Tajani. Prima il padre e poi la madre. Sono rimasti entrambi in silenzio. Un dolore composto. La procura ha inoltre ascoltato il personale dell’albergo dove Luca si era lanciato, i titolari e alcuni amici, sperando di poter ricavare indizi utili ai fini delle indagini per ricostruire le ultime ore di vita di Palmegiani. In albergo, nel pomeriggio di sabato, sono arrivati i carabinieri, i vigili del fuoco per la messa in sicurezza e il procuratore della repubblica di Sulmona, Luciano D’Angelo, per un sopralluogo, prima che l’indagine passasse alla procura del capoluogo abruzzese. Inizialmente la dinamica era incerta nel senso che non si era capito se il giovane era caduto accidentalmente o si era lanciato dal quarto piano. Il racconto dei testimoni ha chiarito il quadro agli inquirenti. Nessuna responsabilità di terzi. Luca ha aperto la finestra ed è volato giù. Il perché lo stabiliranno le indagini in corso.