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Dopo l’annuncio del governatore Marsilio di portare la provincia dell’Aquila a modello ‘Alto Adige’ con tamponi di massa, è già all’opera la Asr che farà da trampolino di lancio dando la priorità alla provincia dell’Aquila, la più colpita in questa seconda ondata. E’ prevista la realizzazione di drive in strategici in coordinamento con le categorie sanitarie coinvolte, quali medici di famiglia, farmacie e soprattutto con la Protezione Civile che si occuperà dell’arrivo dei tamponi veloci e la organizzazione dei drive in. Se l’esperimento darà i risultati sperati, la procedura verrà estesa anche alle altre province. Una decisione presa in accordo tra la Regione e il  commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri che ha assicurato piena collaborazione per l’approvvigionamento e la fornitura dei test con la Asl dell’Aquila. I test che saranno effettuati sono circa 300mila.

La data di inizio non è ancora stata fissata ma la Asl comincerà ad avviare la fase organizzativa già domani. L’Abruzzo sarà dunque la seconda regione italiana, dopo il Trentino Alto Adige, dove sarà attuata questa campagna. Infatti, venerdì il progetto è partito nella provincia autonoma di Bolzano, che ha acquistato 350mila tamponi antigenici per testare le persone sopra i 5 anni. Il test non sarà obbligatorio ma facoltativo. Ma sarà ‘fortemente raccomandato’ ai cittadini sottoporsi volontariamente al tampone.

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