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SULMONA – Per capire se la curva dei contagi potrà stabilizzarsi ci vorranno almeno altri dieci giorni secondo gli addetti ai lavori. Per il momento nessuna tregua per la Valle Peligna che continua a registrare contagi da Covid-19. Gli ultimi casi accertati sono cinque. All’elenco dei positivi, dopo i tre contagi registrati nel pomeriggio di ieri a Pettorano sul Gizio, che fanno riferimento al cosiddetto focolaio di ferragosto per due soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare ( padre e figlio) e ad un 34 enne di Vallelarga, si è aggiunto in serata anche un anziano domiciliato nella frazione di Torre de Nolfi di Bugnara anche se non residente in paese. L’uomo aveva richiesto le cure ospedaliere dopo aver avvertito una sintomatologia riconducibile al Covid, ovvero decimi di febbre da qualche giorno. Dopo l’esito positivo del tampone è scattato il ricovero presso il reparto malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Da quanto si è appreso avrebbe partecipato a una funzione religiosa all’aperto, svoltasi nel rispetto delle regole e delle misure anti-Covid, a ridosso del ferragosto. Per cui il tracciamento dei contatti dovrà tener conto di quell’evento. L’anziano è il nono paziente Covid che entra al San Salvatore. Nella tarda serata di ieri si è aperto intanto un nuovo fronte anche a Pratola Peligna dove è risultata positiva una donna di mezza età che non è collegata con il primo focolaio della festa di compleanno che sembra ormai assestato. Salgono quindi a 66 i casi Covid accertati in Valle Peligna che si vanno ad aggiungere ai quattro conteggiati in Alto Sangro per arrivare alla cifra tonda dei 70. Non uno scherzo insomma. I numeri devono far riflettere sulle famose misure straordinarie che vengono invocate dai politici. Ieri Sulmona ha adottato l’ordinanza della mascherina obbligatoria h 24 in tutta la città ma qualcuno ha suggerito di disciplinare meglio gli orari dei locali. Molto dipenderà dal comitato ordine e sicurezza richiesto dal sindaco Casini. Per dirla con le parole degli addetti ai lavori la situazione sta diventando insostenibile perché a fronte di nuovi positivi ci sono sempre più contatti da mappare con la carenza di organico che rischia di bloccare il sistema. L’elenco della sorveglianza attiva conta 428 persone, compresi circa dieci dipendenti di uno stabilmento sulmonese dove lavora uno degli ultimi giovani risultato positivo al virus, mentre la mappa dei contagi risulta così aggiornata: 35 casi Sulmona, 12 Pettorano sul Gizio, 7 Pratola Peligna, 5 Bugnara, 4 Introdacqua, 1 Corfinio, 1 Pacentro, 1 Scanno ( area peligna); 3 Pescasseroli e 1 Scontrone ( area sangrina). Dei 70 pazienti Covid solo 9 si trovano in ospedale mentre tutti gli altri in isolamento domiciliare. Ma l’attenzione deve restare alta. E’ ormai provato che laddove esiste prudenza il virus non entra, come nel caso dell’ospedale di Sulmona e di altri luoghi di lavoro dove le misure vengono rispettate. Le parole d’ordine ora sono due: responsabilità e serietà.

Andrea D’Aurelio

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