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SULMONA – Dalla Puglia alla Lombardia, dalle Marche al Lazio, dalla Campania alla Toscana, dall’Umbria al Molise oltre che organizzazioni di livello nazionale ma anche comuni grandi e piccoli, a partire da quelli di L’Aquila e Sulmona, da quello di Foligno a Lanciano, praticamente tutte le organizzazioni sindacali, una miriade di operatori economici e associazioni. 240 tra movimenti, associazioni, Comuni, Aree protette, operatori economici, sindacati e partiti parteciperanno alla manifestazione No Snam – No Hub del Gas convocata per sabato 21 aprile a Sulmona ore 15 (viale Togliatti) per opporsi ad un futuro basato sull’energia fossile e per valorizzare il patrimonio ambientale e culturale del Paese. All’appello del Coordinamento No Hub del Gas ha risposto in maniera massiccia non solo la comunità abruzzese. “I cittadini” spiegano da No Hub Gas Abruzzo “stanno dimostrando con i fatti che il futuro non può essere “sequestrato” per decenni dalle fonti fossili in palese contrasto con gli Accordi di Parigi, istradando il paese verso il passato e non verso tecnologie già esistenti per efficienza, risparmio e produzione realmente sostenibili. È già il presente, non solo il futuro. È notizia di questi giorni che il Portogallo nell’intero mese di marzo ha prodotto da rinnovabili più energia elettrica di quella consumata dall’intero paese. Sui trasporti in Giappone hanno appena annunciato che sono installate più centraline di ricarica per le auto elettriche che distributori di idrocarburi”. “A Sulmona si parlerà di questo” concludono “di due visioni differenti per il Paese e della tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale messo a rischio dal progetto di trasformare l’Italia, un paese fragile e vulnerabile per i rischi ambientali, in una piattaforma logistica con pozzi, stoccaggi, centrali e gasdotti, per portare gas in Nord Europa”. È possibile aderire fino al giorno della manifestazione inviando un’email a sulmona21aprile@gmail.com .

Andrea D’Aurelio

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