Dalle polemiche si passa alla “sfida”. L’ha lanciata il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, parlando di “modello Roccaraso” dopo la domenica soft in paese e sulle piste. Diecimila persone si sono riversate sugli impianti del comprensorio sciistico mentre 2500 sono arrivate con i bus autorizzati. Quaranta mezzi hanno passato la “dogana” su un totale di 57 che avevano avuto l’ok. Tre bus sono stati rimandiati indietro perchè sprovvisti di prenotazione. “Il messaggio che deve passare non è che non bisogna venire o dobbiamo essere di meno. Abbiamo creato un sistema che funziona e può gestire la folla. Roccaraso diventa un modello che sperimenteremo fino al 2 marzo”- ha detto Di Donato dopo la lite-siparietto con lo tiktoker.”C’avete buttato una ‘zeppata’ (una frecciata, ndr), facendo capire che il popolo di Napoli è un popolo di ignoranti e di schifosi e non è così, abbiamo portato qui 200 mila euro. Potete chiedere scusa al popolo napoletano?”. “Noi – ha replicato il sindaco – amiamo Napoli: questa comunità è legata a Napoli e alla Campania ed è diventata grande grazie alla Campania. C’è bisogno naturalmente di rispetto nei confronti del territorio. Perché ti devo chiedere scusa? Non ti ho offeso. Vi vogliamo bene, forza Napoli e viva Napoli”.Toni sopra le righe nel confronto tra Borrelli e Sansone. “Vergognatevi. Noi – ha detto Borrelli – siamo la Napoli di Sophia Loren, di De Filippo e non della camorra e della criminalità”. Pronta la risposta di Sansone: “noi influencer siamo realtà. Io sono pulito e mi sono realizzato e non possono etichettare tutta Napoli così”. L’orologio segna le 9.31 quando il primo bus proveniente dalla provincia di Caserta passa la “dogana” di Castel di Sangro e arriva nella cittadina di Roccaraso dove, ad attenderlo, ci sono polizia, carabinieri e vigili del fuoco schierati davanti al “quartiere generale” istituito nei pressi dell’Istituto Alberghiero. I bus, come disposto dal Questore, Enrico De Simone, sono stati controllati sulla strada marsicana 83, al confine tra Castel di Sangro e Rioniero Sannitico. Qui si è registrato qualche rallentamento, nella prima mattinata, a causa di un incidente stradale che ha coinvolto due vetture, senza conseguenze per gli occupanti. Sul posto, alla “dogana”, sono presenti venti uomini e donne in divisa tra polizia, carabinieri, vigili del fuoco e volontari di protezione civile. I bus vengono fermati uno ad uno con gli autisti chiamati ad esibire la ricevuta di avvenuta prenotazione. Sul sito istituzionale del Comune di Roccaraso era stata attivata una finestra, chiusa alle ore 18 di sabato primo febbraio quando l’ente aveva tirato le somme dopo il numero chiuso dei cento bus fissato dalla Prefettura. Restrizione che si è resa necessaria dopo il caos della scorsa domenica quando 250 bus avevano paralizzato il traffico sulla strada statale 17 e creato problemi di ordine pubblico e sicurezza. Tutti i bus autorizzati hanno passato la “dogana”. Dei 57 che si erano registrati, alcuni hanno rinunciato alla domenica sulla neve probabilmente per le condizioni climatiche non proprio favorevoli e per l’effetto delle misure. A Roccaraso sono arrivati, in totale, 40 bus provenienti dalla Campania. Dopo il primo controllo a Castel di Sangro, gli autisti hanno fatto scendere i passeggeri sulla statale 17, a Roccaraso, nei pressi dell’Istituto Alberghiero, altra zona presidiata dalle forze dell’ordine: quattro agenti della polizia, cinque carabinieri comandati dal capitano della compagnia di Castel di Sangro, Giuseppe Testa e sette vigili del fuoco. I bus hanno poi raggiunto lo stadio Patini del capoluogo sangrino dove è stata allestita la piazzola di sosta. Da qui, i primi due, sono ripartiti alle 14.30, scoraggiati dalla pioggia. Il grosso del deflusso, che non ha fatto registrare problematiche a differenza di una settimana fa, è avvenuto tra le 16 e le 17. In 2500 sono arrivati da Napoli con le agenzie di viaggio e i bus autorizzati. Tre mezzi invece sono stati rimandati indietro perché gli autisti, fermati alla “dogana” di Castel di Sangro, non hanno esibito la prenotazione obbligatoria. Autista e passeggeri sono stati quindi costretti a trovare un piano b. “La macchina approntata ha retto. I visitatori hanno visto sia le limitazioni che lo spiegamento di uomini. L’operazione è quindi riuscita”- sottolinea il Questore, Enrico De Simone. Il caso Roccaraso, intanto, è rimbalzato anche sugli spalti dello stadio Olimpico. In curva sud, nel corso di Roma-Napoli, i tifosi giallorossi hanno colto la palla al balzo per esporre striscioni ironici del tipo “solidarierà alla popolazione di Roccaraso”. Immagini in pochi minuti divenute virali