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SULMONA. “Dopo tre anni di gestione allegra del settore trasporti l’amministrazione di centro sinistra ha alzato bandiera bianca”. Comincia così la nota dei meloniani sulmonesi che criticano la scelta del Comune di Sulmona di esternalizzare il servizio trasporti a Tua. “Tre anni sono tanti e anziché apportare qualche miglioria al servizio, anche da parte dell’assessore poi dimissionario, hanno finito di distruggere quello che hanno trovato. Con la delibera della Giunta Comunale di qualche giorno fa il centro sinistra ha di fatto dichiarato il proprio fallimento in tema di trasporto locale e la resa incondizionata con la consegna del servizio nelle mani della Regione. In realtà sin dall’insediamento, tre anni fa, la nuova amministrazione ha parlato di esternalizzazione dei trasporti, senza comprendere però quale modalità avrebbe scelto. Oggi nella delibera si parla di “una delega del servizio alla Regione per un periodo strettamente necessario al
superamento della fase emergenziale, ossia due anni”, quindi non di esternalizzazione definitiva.
Ma superata la fase emergenziale cosa succederà? Il servizio tornerà al Comune? Questo non è dato
sapere né la delibera lo chiarisce. Delibera che peraltro deve passare al vaglio della competente
commissione consiliare e poi dello stesso Consiglio Comunale, organo deputato a dare gli indirizzi
amministrativi. Molto probabilmente, e la durata biennale della riconsegna alla Regione del servizio ne
è la prova, l’amministrazione intende arrivare alla fine del mandato e lasciare la patata bollente nelle
mani a chi le succederà. Una vera e propria caporetto nel trasporto pubblico locale. Basti pensare che
i due pulmann acquistati con il contributo regionale e presentati in pompa magna a luglio scorso hanno
manifestato problemi da subito tanto è vero che è stato necessario mandarli in assistenza e sono
rientrati a Sulmona solo da qualche giorno. Per non parlare poi della continua soppressione di corse
dovuta anche alla mancata assunzione di un autista a tempo determinato per il periodo estivo.
Peraltro una vera esternalizzazione comporterebbe una cessione dell’intero ramo d’azienda, invece
alcuni dipendenti del servizio sono stati già ricollocati negli uffici e i meccanici (sic!!!) verranno
mantenuti come dipendenti comunali. I nostri amministratori dovranno spiegare alla Città cosa ci farà
il Comune con i meccanici, se il servizio viene ceduto, a meno che non si voglia privilegiare qualche
dipendente fra quelli rimasti. E poi dovrà spiegare che fine faranno gli autisti durante questi due anni e
alla fine del periodo emergenziale. Perché della sorte dei lavoratori, in delibera, non si fa il minimo
accenno. Come non si fa il benché minimo accenno all’indirizzo politico di questa amministrazione in
tema di mobilità e trasporti, semmai sia esistito. Ma questo è chiedere troppo a una maggioranza, per
sua stessa ammissione, emergenziale”.

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