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SULMONA – Il ritorno in famiglia dopo l’incarico assunto alla Total che avrebbe lasciato mercoledì, il giorno di transizione, il saluto ai famigliari venerdì mattina, lettere e francobollo acquistati in una tabaccheria di Sulmona, una sosta per scrivere, il parcheggio in una piazzola della strada provinciale morronese e poi quel colpo di pistola calibro 9 sparato a brucia pelo alla tempia destra che ha decretato la tragica fine. E’ la ricostruzione degli ultimi giorni vissuti dall’ex forestale Guido Conti, trovato morto venerdì sera sulla strada provinciale morronese fra Sulmona e Pacentro. Il cadavere è stato rinvenuto intorno alle 20,50 da due forestali. Il corpo disteso a terra e la pistola in mano. L’auto, una Smart, parcheggiata qualche metro prima. Tutto lascerebbe pensare a un gesto volontario come ha confermato l’esame autoptico che non avrebbe rilevato altri segni di violenza sul corpo. Ma sulla tragica fine di Conti tutti i dubbi non sono ancora sciolti per gli investigatori che andranno avanti con le indagini. Per esempio c’è da capire cosa è successo dal momento in cui l’ex forestale ha assunto l’incarico alla Total a mercoledì scorso, due giorni prima della morte, quando lo stesso Conti è tornato a Sulmona e si sarebbe dimesso. Perché? Le lettere spedite ai familiari sono sotto sequestro ma un’altra probabilmente è partita per una destinazione ancora sconosciuta. A chi altro Conti voleva dare un ultimo messaggio? Tutte domande che devono trovare risposta. In una delle due lettere per i familiari ci sarebbero riferimenti alla tragedia di Rigopiano. Stralci sono stati riportati dall’agenzia Adnkronos. Ma per i familiari, che chiedono rispetto per l’immane dolore che stanno vivendo, non c’è alcun nesso. Dello stesso avviso è il leader degli ambientalisti Augusto De Sanctis che su facebook racconta i tanti incontri che ha avuto con il generale, ribadendo che con quella storia Conti non c’entra nulla, né direttamente né indirettamente. La verità al momento non è di questo mondo. Potrebbe ravvedersi nell’ultima frazione di vita del generale. Dall’assunzione del nuovo incarico alla Total, dopo la rinuncia all’arma, al suo ritorno a casa che è avvenuto a distanza di poco tempo. Un grande punto interrogativo che in queste ore lascia il passo al doveroso cordoglio di amici, parenti ma anche delle istituzioni. In tanti ieri si sono presentati alla camera ardente allestita al pianterreno del Tribunale di Sulmona fra cui gli amministratori cittadini con il vice sindaco Mariella Iommi e il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio ma anche il Presidente del Tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto e il Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Bellelli. Vicino alla bara i Carabinieri della stazione di Sulmona con la moglie Anna e le figlie Marianna e Federica. Questo pomeriggio saranno celebrati i funerali alle ore 15 nella Chiesa di Santa Maria della Tomba. Il corteo partirà poco prima direttamente dal Palazzo di Giustizia e non alle 13 come diffuso ieri dall’agenzia Ansa. Fra lacrime e commozione, la domanda dell’ultimo minuto è solo una: cosa è accaduto realmente?

Andrea D’Aurelio

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