
La Giostra Cavalleresca entra nel vivo dopo le prove ufficiali dei cavalieri e le feste che impazzano nei borghi e sestieri. Una comunità di nuovo unita e la novità di quest’anno è sul piano culturale. Per la prima volta nella storia della manifestazione una donna guida un sestiere. Si tratta di Sara Pallotta, capitana di Filiamabili, a cui abbiamo chiesto di raccontarci cosa c’è dietro l’armatura. Non solo un’analisi ma una narrazione in prima persona
Sono onorata e grata di ricoprire il ruolo di Capitano del Sestiere di Porta Filiamabili che mi ha
visto nascere, che mi ha accompagnato passo passo in ogni momento della mia vita e che
senza ombra di dubbio mi ha portato ad essere ciò che sono.
Non è semplice fare una descrizione lineare di questa mia prima Giostra Cavalleresca in
nuove vesti; Credo che la nostra manifestazione sia un gigantesco groviglio, di storie e
persone che si incontrano, di colori sgargianti che si alternano, di idee, tradizioni e sogni che
cercano con tutte le forze di essere mantenute e costruite.
Credo che i borghi ed i sestieri siano un luogo privilegiato dove imparare a “fare” con gli altri,
che non è un semplice “stare” ma che permette ad ognuno di esprimersi, di fare rete con ciò
che ci circonda e di dare il proprio contributo per la collettività.
Io amo Sulmona con tutte le sue sfumature e le sue contraddizioni e non riesco ad
immaginarla senza la Giostra Cavalleresca. In quanto al ruolo specifico da Capitano potrei parlare a lungo di tutte le sigle, degli uffici edelle pratiche burocratiche che occupano una nuova parte del mio tempo, ma la grande
rivoluzione, che questo ha portato, risiede nel modo di guardare le cose e soprattutto le
persone. Credo che anche i miei colleghi degli altri borghi e sestieri possano essere concordi
con me che quello che l’associazione ci chiede è un grande lavoro di mediazione, tra le
generazioni, tra i soci, tra noi borghi e sestieri e con la città intera; e da questo non può che
nascere una grande ricchezza culturale e sociale.
Dietro la mia nuova armatura allora ci sono tutte le storie di chi si è dato da fare prima di me,
di chi si è rimboccato le maniche, chi non ha mai smesso e continua a farlo, di chi
silenziosamente dona il suo tempo al nostro Sestiere e vi assicuro non ne trae mai tornaconti
personali.
Un ringraziamento particolare a Maria, Rosanna, Annetta, Alessandra, Claudia, Stefania,
Fabrizia, Aurora, Viviana e Giulia, il gruppo sartoria che ha dato vita ad un abito che fino a
qualche mese fa nessuno avrebbe creduto possibile.
La giostra è uno stato d’animo, che vinca il migliore!









