Il bio agriturismo “La Porta dei Parchi” è stata una delle tappe del viaggio studi che una delegazione di rappresentanti del governo e del mondo imprenditoriale della Giordania, coordinata dalla FAO, sta svolgendo in Italia in questi giorni giorni, con il preciso obiettivo di rafforzare i legami tra le produzioni agricole locali e le pratiche agrituristiche. Il progetto – che vede la partecipazione dei rappresentanti dei Ministeri dellAgricoltura e del Turismo giordano, delle associazioni di categoria nel settore del turismo, della ristorazione e dei produttori agricoli, della Società per la conservazione della natura e delle aziende agrituristiche – intende sostenere lo scambio di know-how e delle migliori pratiche tra i paesi del Mediterraneo meridionale e orientale. Tre le filiere identificate come centrali quelle dell’olio d’oliva, dei latticini e del melograno, soprattutto per il loro potenziale sviluppo nel settore dell’ospitalità gastronomica.
Durante il viaggio in Italia, la delegazione giordana incontrerà i partecipanti alla cultura imprenditoriale delle aziende di agriturismo italiane, concentrandosi sulle regioni italiane ben avanzate nello sviluppo dell’agriturismo, come Lazio, Abruzzo, Marche, Puglia, Basilicata e Campania al fine di aumentare e sviluppare la conoscenza delle diverse pratiche e approcci allo sviluppo del settore. Gli obiettivi specifici dello studio includono: (i) comprendere come sviluppare legami tra agricoltura e turismo in modo sostenibile; (ii) osservare le misure/pratiche di gestione dell’agriturismo attuate dagli attori del settore pubblico e privato per sviluppare i servizi di agriturismo; (iii) comprendere il ruolo delle autorità nazionali e regionali nella promozione del settore dell’agriturismo e nell’assicurare la conformità e l’applicazione; (iv) scambiare conoscenze e prospettive su diverse destinazioni di agriturismo.
Il bioagriturismo “La Porta dei Parchi” è stato selezionato in quanto caso di successo e antesignano della multifunzionalità in agricoltura. Ad ospitare la delegazione, accompagnata da Giuseppe Orefice fondatore di Agrigiochiamo, partner italiano del progetto e da Margherita Rizzuto – founder e project manager della società AgriCulturaLab -, sono stati Manuela Cozzi e Nunzio Marcelli, founder del bioagriturismo e Rita Salvatore ricercatrice della Università di Teramo, attualmente impegnata in un progetto di ricerca su “turisti transumanti” in partenariato con il bioagriturismo.