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SULMONA – L’ultimo atto di validazione della progettazione esecutiva è stato esperito in questi giorni. Ma quella del De Nino-Morandi sembra una procedura infinita. Per la pubblicazione della gara si rende necessaria una somma aggiuntiva, circa 200 mila euro in più che la Provincia dell’Aquila sta individuando con la variazione di bilancio. Nulla in confronto agli oltre 4 milioni di euro già in cassa. Ma anche quest’anno la gara si farà l’anno prossimo. “Con il completamento della validazione del progetto che ci è stato comunicato la scorsa settimana, si chiude il cerchio. È l’ultimissimo atto del Provveditorato prima della riconsegna del cartello e della prosecuzione della procedura”- fa sapere il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Sostanzialmente la gara dovrebbe essere pubblicata agli inizi del nuovo anno e a bandirla sarà l’ente che tornerà pure soggetto attuatore. Il progetto esecutivo redatto dalla Promedia s.r.l., attende che il secondo lotto venga realizzato secondo le più moderne tecnologie e materiali disponibili, prevedendo la demolizione e nuova posa in opera di muri perimetrali, pavimentazioni, infissi e impianti, per una struttura sicura e all’avanguardia. Il costo dell’intervento comporterà una spesa complessiva di 4 milioni e 900 mila euro e sarà concluso in 540 giorni lavorativi, ovvero in poco meno di due anni. Per completare la procedura ci sono voluti quasi nove anni. Non uno o due. Un arco temporale surreale e inaccettabile. Intanto in viale Mazzini, dove la scuola nel frattempo ha trovato a casa , è stata posizionata nei giorni scorsi l’insegna grazie al comitato presieduto da Franco D’Amico. Gli storici istituti d’altronde non possono restare anonimi. Qualcuno forse ci aveva provato a cancellarli dalla memoria collettiva vista l’inerzia o lo scorrere del tempo senza una battaglia incisiva né sostanziale. In tempi di orientamento gli istituti si fanno riconoscere. Anche se la vera partita si gioca sul fronte della ristrutturazione. Lì è la politica che deve tenere alta l’attenzione. Perché non passi altro tempo ancora.

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