L’AQUILA – “Le difficoltà che vive la Asl aquilana nell’affrontare il post-emergenza Covid-19 sono le stesse che stanno vivendo molte Asl del nostro paese. Tutte infatti si trovano a dover fare i conti con una serie di visite ed esami diagnostici non espletati per un periodo di 3 mesi, che si sono accumulate e che vanno ora a sommarsi all’ordinaria amministrazione”.
E’ quanto afferma il segretario della Lega del capoluogo abruzzese, Giorgio Fioravanti, in seguito alle polemiche che hanno investito il Cup a causa delle interminabili code createsi per le nuove regole anticovid messe in atto dalla ASL
Caos e disservizi infatti al Centro unico di prenotazione della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, dove gli utenti sono rimasti bloccati in code lunghissime agli sportelli, ridotti proprio nelle ultime settimane; centinaia di persone in attesa all’esterno per diverse ore sotto il sole battente o sotto le intemperie. Il tutto in un clima di tensione generale, con visite che sono ripartite totalmente, pazienti confusi ai quali non vengono date risposte e nessun pre-triage per la sicurezza dell’utenza e dei lavoratori.
“Siamo certi del fatto che la dirigenza della nostra Asl abbia messo in campo tutte le forze necessarie per poter garantire di nuovo il servizio del Cup (Centro unico prenotazioni), però tutto è migliorabile e occorre uno sforzo maggiore per andare incontro ai nostri cittadini, afferma Fioravanti. Sappiamo che la dirigenza Asl ha in mente di potenziare gli sportelli già esistenti e ne siamo felici. Vogliamo suggerire non solo di potenziare i Cup sul territorio aquilano, ma anche di informare con una carta dei servizi l’utenza e realizzare un nuovo distaccamento nel distretto di Collemaggio che un tempo era efficientissimo”, conclude il segretario.
Interviene anche il direttore sanitario Simonetta Santini la quale conferma la ripartenza dei cup con tutte le disposizioni anticovid, aspetti organizzativi accompagnati, inoltre, da tanto spirito di sacrificio e grande professionalità da parte degli Operatori Sanitari, che si impegnano a garantire, proteggere e rassicurare i cittadini che si rivolgono alle nostre Strutture. La difficoltà maggiore è stata l’inadeguatezza strutturale: garantire l’isolamento fisico, individuare percorsi dedicati non è stato semplice. La nostra ASL ha un’area quasi pari alla metà della regione e per la maggior parte si tratta di un territorio montano: quindi essere presenti ed essere al fianco dei cittadini nell’emergenza e nell’ordinario è veramente complesso. Per tornare alla regolarità purtroppo ci vorrà ancora un po’ di tempo, poiché i ricoveri e le prestazioni programmabili sono ancora sospese.
Ad oggi la difficoltà è far capire che non bisogna abbassare la guardia: ripartire sì ma gradualmente, conclude in una intervista la dottoressa Santini.
Proprio stamattina, il manager della ASL Roberto Testa ha annunciato che i PPI di Pescina e Tagliacozzo riapriranno entro e non oltre il 30 giugno prossimo. “Da sempre c’è stato l’impegno dell’Azienda di riaprirli con lo stesso modello organizzativo: H24, 7 giorni su 7. Questo risultato grazie anche all’impegno del Presidente Marsilio e dell’Assessore Verì che non hanno mai manifestato posizioni diverse rimanendo sempre vicini, monitorando e incoraggiando questa, come le altre Aziende, in questo periodo storico della sanità nazionale. Il motivo per cui non si è potuto rispondere nei tempi, legittimamente, richiesti dai Sindaci, era legato allo stato di emergenza, ancora in corso seppur attenuato, che non consentiva di fare previsioni”.
C’è stata la necessità di rivedere l’assetto organizzativo post-Covid legato anche alla riprogrammazione dei percorsi assistenziali nei momenti in cui si verificano maxi- emergenze che potrebbero subire una rimodulazione delle attività dei vari presidi dell’Azienda laddove non anche potenziati. In questo contesto si inserisce anche la recentissima programmazione attuativa del DL 34, che ha previsto per l’area marsica un potenziamento dei posti letto intensivi e sub-intensivi; per le iniziative assistenziali che questa Azienda sta valutando ed approfondendo, a vantaggio del territorio per il miglioramento dell’offerta sanitaria.
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