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SULMONA – Il primo pensiero è andato alla Madonna che corre incontro al Cristo Risorto. L’immagine della Pasqua sulmonese. Mentre i buoni auspici sono quelli di lavorare in continuità con quanto fatto nell’era commissariale e intercettare altri giovani all’interno del sodalizio lauretano per puntare al ricambio generazionale e garantire il prosieguo di una secolare tradizione. A parlare è l’emozionatissimo Sandro Di Paolo, nuovo Priore della Confraternita di S. M. Loreto, che è stato eletto nei giorni scorsi dal rinnovato consiglio direttivo composto da sette lauretani di cui una donna. L’organismo è stato costituito dopo l’assemblea elettiva del 16 giugno scorso. Si arriva quindi all’elezione del priore, nella persona di Sandro Di Paolo, che è stata ratificata dal vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, mediante il rilascio del nulla osta al cappellano don Ramon Peralta che aveva informato il pastore diocesano dell’avvenuta elezione. E il ritorno del Priore in Confraternita è stato celebrato con un brindisi, ieri sera, nella sede del sodalizio lauretano. Una festa che suggella il passaggio di consegne tra il già Commissario, Pietro Ciccarelli e il neo Priore, Sandro Di Paolo. “Il consiglio è quello di essere sereno e di seguire tutte le vicissitudini della Confraternita”- ha raccomandato Ciccarelli che chiude un’esperienza che ha definito indimenticabile. E inizia l’era Di Paolo. L’uomo di poche parole, che si rimbocca le maniche e che ama stare e lavorare dietro le quinte. Ma proprio davanti ai nostri microfoni si è bruciata la comprensibile tensione. “E’ un onore per me rappresentare questa Confratenita e anche un onere perché si sente il peso di una storia”- ha esordito Di Paolo che ha ringraziato il suo predecessore e il cappellano don Ramon per tutti i conforti spirituali prestati. “Il percorso è stato già tracciato dal Commissario. Ciò che ci sta a cuore è far riavvicinare i giovani alla Confraternita per poter mantenere viva sempre di più questa tradizione”- aggiunge il Priore che affida i suoi quattro anni di mandato proprio alla Madonna che scappa. Se è vero che il tempo vola anche l’era Di Paolo sarà una “corsa” in Confraternita ma l’augurio è che sia carica di pathos, impegno ed emozione come quella che avviene la domenica di Pasqua in piazza.

Andrea D’Aurelio

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