Il sindaco Pierluigi Biondi, dalla sua pagina Facebook, lancia un appello: sono aumentati i contagi ma è aumentato anche il monitoraggio.
In Abruzzo, a differenza della prima fase dell’emergenza, sono le aree interne quelle maggiormente colpite dall’epidemia. Nell’ultima settimana nella provincia dell’Aquila si sono registrati ben 420 nuovi casi. Ieri nella sola città dell’Aquila si sono registrati 35 contagi, oggi sono 39 in tutta la provincia.
Questo ha causato situazioni di ansia e preoccupazione tanto da creare lunghe code per effettuare tamponi. Diversi i locali chiusi in città per casi di contagio tra personale e dipendenti e anche se molti, dopo le opportune sanificazioni, hanno riaperto. Ma la città continua ad apparire deserta e per le attività commerciali e di ristorazione c’è il rischio di nuove restrizioni che si attendono dal prossimo Dpcm.
“Non sono i luoghi che generano contagio, ma i comportamenti errati. Le scuole, i ristoranti, i bar, i mezzi di trasporto pubblico non sono luoghi dove ci si contagia più facilmente. Ci si contagia più facilmente se si utilizzano misure di precauzione più blande. E quindi il richiamo a vivere ma con responsabilità. Perché si può andare al ristorante, in un bar, in un cinema, almeno fino a quando non ci saranno norme più restrittive decise a livello nazionale. Lo si può fare ma si deve fare con accortezza, attenzione e con intelligenza. Dobbiamo essere consapevoli che rispetto a marzo, sono stati effettuati molti più tamponi e quindi il livello di contagiosità è molto inferiore rispetto a quello della fase acuta. Ma questo non significa che bisogna abbassare la guardia, semplicemente non bisogna trasformare un’emergenza in psicosi e quindi ricorrere al tampone fai da te, alle cure immaginate dentro casa, alle cose dette da amici non medici, alle cose lette su internet. Bisogna fidarsi del servizio sanitario che si sta occupando con grande preparazione e con grande professionalità per la tutela della nostra salute e di quella dei nostri cari. IL servizio di prevenzione in questa fase è sovraccaricato di lavoro, per cui stiamo immaginando un potenziamento che in parte è già stato effettuato da parte dell’azienda sanitaria locale su tutti i territori. L’altro principio è quello di responsabilità, seguendo le regole dettate sin dall’inizio dell’emergenza: distanziamento, utilizzo della mascherina, igiene frequente, evitare comportamenti a rischio. La nostra Unità di crisi si riunisce frequentemente, e con i primari dei reparti più sensibili. A tal proposito posso annunciare che già da questa mattina il professor Franco Marinangeli, primario di Anestesia e Rianimazione, sta lavorando per incrementare il numero di posti letto di terapia intensiva. Il G8 è attivo, sono stati insediati anche 24 posti letto di Pneumologia che consentono di gestire anche i casi che necessitano della subintensiva. Per giovedì – ha aggiunto il sindaco – ho convocato un comitato ristretto dei sindaci per capire quali sono le criticità, confrontarci con la Asl, con i medici di famiglia ed i pediatri di libera scelta per capire quali possono essere le contromisure da intraprendere. Con il Coordinamento della Prefettura è stato chiesto un incremento dei controlli e stiamo tutelando le fasce più fragile, come gli anziani ospitati all’ex Onpi dove abbiamo dovuto fare dolorose restrizioni come per le visite dei parenti, ma dobbiamo vere lo stesso senso di sacrificio e la stessa forza che abbiamo avuto a marzo. Fare qualche sacrificio oggi significa non arrivare a un non auspicabile lockdown intorno a Natale, quando il peso delle restrizioni potrebbe incidere in maniera determinante sul sistema produttivo della nostra città e del nostro territorio. Pensiamo con fiducia al futuro ma facciamolo con il cervello sempre posizionato sulla rotta della responsabilità e del rispetto delle norme” ha concluso Biondi.
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