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SULMONA – L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Annamaria Casini viene tenuta in vita dal candidato in pectore alla Presidenza della Regione, Giovanni Legnini, già numero due del Consiglio Superiore della Magistratura. Legnini non ha ancora dato una risposta definitiva riguardo la sua possibile candidatura alla Presidenza della Regione tant’è che l’ipotesi di un bluff resta in piedi e viene portata avanti da qualche amministratore regionale ancora in carica mentre alcuni esponenti del centro sinistra cittadino sarebbero convinti che la candidatura di Legnini è ormai cosa certa. Ma si candida o no? E’ questa la domanda che serpeggia nei quartieri della città mentre alcune indiscrezioni riferiscono che proprio grazie a Legnini l’amministrazione comunale resta in sella. A coloro che hanno espresso il desiderio di candidarsi per lo scranno del Consiglio Regionale ma anche da altri, l’ex parlamentare avrebbe chiesto di lasciare tutto così com’è almeno fino al 10 febbraio, data delle consultazioni regionali. Un incontro riservato ci sarebbe stato nei giorni scorsi con l’ex sindaco di Sulmona, Bruno Di Masci, che interpellato smentisce. “Io non so nulla anche perché si attende ancora l’ufficialità”- interviene Di Masci spiegando però che un altro Consiglio Comunale sulla situazione politica si dovrà chiedere. “Dobbiamo parlare delle cose serie e dei problemi della città”- chiosa l’ex primo cittadino, oggi consigliere di minoranza. Il capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue, non si sbilancia né su una sua eventuale candidatura e né su quella di Legnini ma su una cosa ci tiene ad essere chiaro: “il caso Sulmona e il caso Regione devono viaggiare separatamente. Io non ho intenzione di prendere ordini da nessuno”- incalza il consigliere. Sulle indiscrezioni trapelate altri componenti dell’opposizione vogliono vederci chiaro. Dal Pd regionale intanto hanno fatto sapere che “la candidatura di Giovanni Legnini, avverrà, se ci sarà, all’esito di questo percorso che lui sta facendo, rispetto al quale i movimenti politici di centrosinistra hanno aderito, ma è evidente che non è una coalizione di centrosinistra allargata, ma è altro, in cui c’è però un pezzo importante del centrosinistra costituito anche dal Pd. Ci sono poi altre situazioni che Giovanni Legnini sta valutando, e la sua decisione in un senso o nell’altro arriverà in settimana”.

Andrea D’Aurelio

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