CASTEL DI SANGRO. Si appostava per inseguire la donna di cui si era invaghito e chiedeva di lei al datore di lavoro e ai suoi conoscenti, perseguitandola. Protagonista della vicenda è un 41enne di Castel di Sangro che non andrà a processo. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, che ha emesso la sentenza di proscioglimento. I fatti risalgono allo scorso anno, quando per un mese, l’uomo si era recato nei luoghi frequentati dalla donna, chiedendo conto dei suoi movimenti al datore di lavoro e altri persone. “Non fare la preziosa. Dammi il numero” le aveva detto, non riuscendo a rassegnarsi al fatto che lei non ne voleva sapere. Atti persecutori secondo l’accusa. Di parere contrario la difesa, rappresentata dall’avvocato, Alessandro Scelli, secondo il quale non ci sono ragionevoli previsioni di condanna a carico dell’imputato. Dello stesso avviso il gup che non ha mandato l’uomo a processo. La donna è stata assistita dall’avvocato, Gaetana Di Ianni