banner
banner

Come Coordinatore Regionale della CGIL FP Sanità privata Convenzionata Abruzzo e Molise non posso che esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà ai colleghi e agli utenti che in questi giorni sono rimasti contagiati dal Covid 19. Ho già inviato una nota all’Assessore alla Sanità, Dottoressa Nicoletta Veri, segnalando la nostra preoccupazione per il numero crescente dei contagi che ogni giorno si verificano nella nostra Regione e nel nostro Paese. I dati dei contagi ci devono mettere tutti in allarme e ci impone di agire in anticipo per fronteggiare al meglio un’eventuale seconda fase da Covid 19 che si può manifestare nelle prossime settimane o mesi.

Come Coordinatore Regionale della Sanità CGIL FP sanità privata, RSA, RA, CSSA, ribadisco come l’avvento del coronavirus abbia determinato dal primo giorno di LocKdown dei cambiamenti importanti nelle nostre vite professionali, negli Ospedali, Case di Cura, Centri di Riabilitazione, RSA, RA, CSSA, ambulatori e non solo. Quello che prima ci appariva naturale, come effettuare il triage in Pronto Soccorso o effettuare un prelievo in laboratorio,  preparare  un paziente che deve essere sottoposto a intervento chirurgico,  pulire il cavo orale o imboccare un paziente,  effettuare un monitoraggio ad una paziente in gravidanza o una semplice radiografia oppure la ginnastica per la rieducazione del linguaggio…a un tratto sono diventate attività assistenziali complesse che richiedono per noi operatori, infermieri, medici, oss, fisioterapisti, ostetriche, ausiliari, tecnici di radiologia, logopedisti, caposala, sia  della sanità pubblica che di quella privata, molta attenzione e soprattutto maggiore tempo. Un tempo estremamente diluito perché è obbligatorio indossare la mascherina FFP2, il copricapo, la visiera, il camice monouso, i guanti, etc. al fine di garantire la sicurezza per se stessi e per i pazienti/utenti.

Dunque, come coordinatore regionale della CGIL FP sanità privata Abruzzo Molise, facendo tesoro di ciò che abbiamo vissuto  durante la prima ondata di Covid 19, ritengo che la prevenzione, l’utilizzo dei DPI, lavorare con organici superiori, applicare i protocolli sul Covid, rimanga l’unica arma per arginare una eventuale seconda ondata emergenziale da Covid 19 ed è per questo che ho chiesto all’Assessore che bisogna verificare da subito gli organici del personale infermieristico, oss, medici e di tutti gli operatori, per fronteggiare nel migliore dei modi qualsiasi evenienza emergenziale.  Siamo sicuri che le amministrazioni delle strutture private, RSA, RA, CSSA, si siano già assicurati cospicui lotti di dispositivi di protezione individuali DPI dal momento che questa seconda fase emergenziale da Covid 19 era ampiamente preventivata.

Questa richiesta di verifica delle piante organiche e non solo, nella fase emergenziale che stiamo vivendo, diventa fondamentale soprattutto perché stiamo andando incontro alla stagione dell’influenza e se capita che una mattina due colleghi non si presentino a lavoro  perché influenzati e febbricitanti, capite bene che si apre un problema per i colleghi che hanno effettuato il turno di notte, per quelli che avevano chiesto un giorno di ferie  o per coloro che sono di riposo, insomma non è possibile che a pagare siano solo è sempre gli EROI, quelli che non hanno ricevuto un euro di Bonus Covid 19.

Queste osservazioni vanno nella direzione di garantire organici ottimali, soprattutto perché con l’avvicinarsi della stagione invernale si possono manifestare durante la degenza in ospedale e nelle strutture private sintomi simil influenzali, e voi capite bene che il personale non solo deve lavorare con i DPI ma soprattutto deve lavorare in tranquillità, deve sapere con certezza che il cambio ci sia ogni mattina.

Ricordo all’assessore, ai Manager delle ASL, alla politica tutta che se si potesse  misurare ogni mattina la nostra ansia e lo stress come si fa con la temperatura corporea ci si accorgerebbe subito che il Covid 19 ha cambiato il nostro agire quotidiano nei nostri reparti e servizi e che anche una semplice attività, come  effettuare  il giro letti, che prima richiedeva  un certo tempo, ora richiede il doppio  perché tutto adesso va fatto con cautela salvaguardando in primis la salute degli ospiti ma anche la propria e quella dei propri familiari.

Lascia un commento