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SULMONA. Il gudice del lavoro del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha annullato la sanzione disciplinare per sei capoarea del Cogesa che erano stati sospesi per cinque giorni dal lavoro dopo la lettera aperta che i diretti interessati avevo scritto ai soci della partecipata peligna. Il giudice ha inoltre condannato il Cogesa a pagare le spese del giudizio per 6900 euro. Lo scontro tra Cda e i capoarea si era consumato a dicembre 2021 quando la governance della partecipata aveva convocato d’urgenza i responsabili dei singoli uffici chiedendo un resoconto delle spese sostenute in rapporto al bilancio di previsione 2021. Nella lettera della discordia i firmatari evidenziavano le contestazioni mosse dal Cda e dal consigliere Sandro Ciacchi nei confronti della struttura e in particolare nei confronti del coordinatore generale Stefano Margani, difendendone la credibilità, la professionalità e la correttezza. Per Cogesa le questioni aziendali andavano affrontate all’interno dell’azienda e non diffuse a terzi. Per i sei, al contrario, non si configura nessuna violazione poiché la lettera aperta, che poi era stata diffusa sulla stampa, era rivolta ai soci di Cogesa che non sono o non dovrebbero essere estranei alla società. Alla fine il giudice ha dato ragione a Davide Amadio, Maria Daniela Carugno, Danilo Ciotti, Alessandro Del Coco, Paola Di Iorio e Simona Ippoliti, tutti assistiti in giudizio dall’avvocato, Giuseppe D’Angelo, secondo il quale “non è possibile sostenere che ci sia stata una lesione dell’immagine aziendale, rendendo partecipi gli organi interni della medesima azienda di quanto stava accadendo all’interno del suo cda”.

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