
SULMONA. “Se perdiamo ancora altro tempo, rischiamo o di far scegliere il candidato sindaco ai vertici aquilani o di perdere le elezioni”. Non usa mezzi termini l’ex primo cittadino di Sulmona, Fabio Federico, per commentare lo scenario politico che si sta delineando per le prossime consultazioni comunali di primavera. Il nome di Federico è uno di quelli circolati negli ultimi giorni tra le indiscrezioni. L’ex sindaco, che aveva preso le redini del Comune dal 2008 al 2013, per essere poi defenestrato a due mesi dallo scioglimento naturale della consiliatura, non entra nel merito di una sua eventuale ricandidatura ma scuote la coalizione di centrodestra che si è aperta anche ai civici dell’ex assessore regionale, Andrea Gerosolimo. Per Fabio Federico, che nelle ultime elezioni comunali si era candidato come consigliere a sostegno di Vittorio Masci, è necessario fare presto e trovare subito la quadra sul nome del candidato sindaco. “Le forze politiche devono trovare immediatamente un’intesa su un nome buono, prestigioso, esperto, senza perdere altro tempo”- incalza l’ex primo cittadino, secondo il quale “andando avanti di questo passo, si rischia di perdere un’elezione già vinta”. Le consultazioni comunali si terranno in una finestra temporale compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. “Siamo già in ritardo, perché non è detto che si voterà a giugno. Il rischio, se non si troverà la sintesi nell’immediato, è quello di far decidere il nome ai vertici dei partiti e quindi all’Aquila. Ciò vuol dire che avremo, ancora una volta, un sindaco per due anni e mezzo al massimo tre. Se si continua così c’è anche il rischio di perdere”- ribadisce Federico- “andando avanti all’infinito vengono fuori le differenze, chi si sfila e chi rivendica posizioni. Abbiamo la vittoria tra le mani e non possiamo correre il rischio di cambiare le sorti di questa partita, scegliendo un candidato sindaco venti giorni prima della scadenza prevista dalla legge, come è avvenuto nel 2021”. “Ci vorrebbe un’amministrazione come la mia che è stata capace di governare la città fino alle fine”- conclude Federico, che è stato uno dei cinque sindaci, negli ultimi 25 anni, a cadere prima dello scioglimento naturale del mandato ma a marzo 2013, quando si erano dimessi undici consiglieri comunali per mandarlo a casa, la sua sindacatura era praticamente giunta al termine. Nelle ultime ore non sono emerse nuove indicazioni dalle coalizioni di centrodestra e centrosinistra che stanno lavorando per trovare la quadra e la squadra, ovvero l’esercito di candidati consiglieri da affiancare al candidato sindaco. Nel centrodestra il “no grazie” è arrivato dall’ex presidente del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto e dall’ex numero uno di Rfi, Maurizio Gentile. Resta sul tavolo il nome di Federico e di Adelina Pietroleonardo, ex presidente del consorzio di bonifica. La sintesi arriverà probabilmente lunedì quando le forze politiche presenteranno una rosa di nomi. Work in progress anche nel centrosinistra che ha designato due coordinatori per strutturare il programma elettorale e comporre le liste: l’ex assessore, Attilio D’Andrea del Movimento Cinque Stelle e l’esponente di Sbic Matteo Puglielli. La coalizione si apre ai giovani e non si esclude un candidato sindaco under 40 anche se si è fatto anche il nome dell’ex sindaco, Peppino Ranalli. Resta infine l’incognita del terzo polo dopo la frenata di Forza Italia. “L’unico cantiere che ho aperto è quello professionale”- ha detto Nicola Guerra, che era considerato uno degli artefici del progetto che potrebbe comunque andare avanti con Nicola Di Ianni, pronto a mettere insieme professionisti e cittadini.