SULMONA. Chiedono al sindaco di restare in sella, anche senza numeri per andare avanti, tenendo conto che non c’è nulla di politico nella crisi. È questo il senso della nota pervenuta dai componenti della coalizione Liberamente Sulmona che di seguito pubblichiamo. “Respingiamo con forza la richiesta di dimissioni pervenuta al Sindaco da alcuni consiglieri di minoranza
poiché la sede naturale per chiarire le sorti dell’amministrazione in carica non può non essere il Consiglio
Comunale ed è auspicabile che le valutazioni in merito alla crisi siano oggetto di esame nel contesto
dell’assise civica e non dei giochi di palazzo governati dal solito personaggio, del tutto incapace di proferire
parola nell’ambito del dibattito consiliare ma abilissimo nel tessere trame distruttive unicamente per il
proprio tornaconto elettorale.
Pertanto, invitiamo fermamente il Sindaco Di Piero a non rassegnare le dimissioni dall’incarico poiché in
questa vicenda non c’è nulla di politico ma solo brame di vendetta e spregiudicati velleitarismi.
Prendiamo atto che per i coniugi consiglieri il rancore sordo ed inconsolabile e l’ossessivo desiderio di
vendetta per il mancato ottenimento della presidenza del Consiglio Comunale, mai promessa da nessuno,
siano stati l’unico obiettivo della loro insignificante presenza tra i banchi consiliari.
Speriamo che, almeno a Natale, il loro focolare domestico non sia stato alimentato da questa ossessione.
Chiediamo, pertanto, al Consigliere Zavarella se, per restituire dignità alla Città, bisogna assecondare il
disegno di un personaggio che, a detta del medesimo Zavarella, a suo tempo è fuggito dal confronto
elettorale, abbandonando la coalizione che lo aveva sostenuto, così come, nella sua fulgida carriera politica,
ha trascurato gli interessi della Città, barattandoli per il proprio tornaconto personale.
Non vorremmo che anche le recenti velleità di Zavarella venissero oggi sedotte e domani abbandonate
lungo la strada per Palazzo San Francesco, come puntualmente avvenuto in altri autorevoli precedenti.
E’ bene che i cittadini sappiano che, in questa vicenda, c’è soltanto la volontà di mandare a casa
un’amministrazione che dà fastidio a chi ansima per rimettere compiutamente le mani sulla Città.
Si deve avere mano libera sul Cogesa, che ha chiuso anche il rendiconto 2023 con una perdita di 1,3 milioni
di euro per continuare a fare politiche clientelari a danno della Società, degli stessi dipendenti e della
collettività. Dopo la gestione fallimentare della partecipata, i cittadini vogliono che anche la città venga
gestita nel medesimo modo da quegli stessi politicanti che si nascondono dietro il simbolo di civici meglio
definiti come “cinici”?
Non c’è alcun reale interesse a sostenere le legittime aspettative dei lavoratori della Marelli e dell’indotto,
ai quali era stata solennemente promessa, anche da parte della consigliera regionale Scoccia, una unità di
intenti di tutte le forze politiche, evidentemente smentita da squallide manovre di palazzo finalizzate a
raccogliere le firme per lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale”