banner
banner

SULMONA – È finito con un nulla di fatto e l’amarezza dei sindacati l’incontro, svoltosi peesso il Dipartimento Regionale Sviluppo Economico del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università, sede di Pescara, tra le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali Funzione Pubblica Cgil-Cisl-Uil, i dirigenti e funzionari dello stesso Dipartimento e il Direttore Operativo del San Raffaele Sulmona Pier Luigi Marinelli. Al centro del summit la richiesta dei sindacati di ritirare i licenziamenti. Ma fino a quando non ci saranno delle certezze da parte della Regione la posizione resta la stessa. “Il ridimensionamento della struttura” spiegano Cgil, Cisl e Uil “porterebbe ad un aumento della mobilità passiva fuori regione, con un incremento ingiustificato dei costi a carico dei contribuenti. Il Direttore Marinelli, si è detto contrario anche alla proposta” spiegano i sindacalisti “di verificare l’applicazione dell’istituto del contratto di solidarietà, al fine di guadagnare tempo necessario per salvaguardare l’erogazione del servizio ed i posti di lavoro, fino all’esito delle interlocuzioni della proprietà con la Regione”. Entro il 15 aprile si svolgerà un incontro al Ministero dell’Economia e Finanze così come comunicato dall’Assessore Regionale al Lavoro, Piero Fioretti, in sintonia con l’assessore alla salute. Secondo i sindacati l’atteggiamento di “chiusura della società San Raffaele, rispetto alle proposte sottoposte” tenderebbe “ad esasperare il clima tra le parti e quindi a non creare le condizioni per una discussione serena e risolutiva”. “ E’ stata la nostra posizione dall’inizio e non c’è nessun cambiamento dell’ultimo minuto. E’ chiaro che noi abbiamo bisogno di certezze e che l’adeguamento del budget da parte della Regione venga messo nero su bianco. Noi continuiamo ad essere fiduciosi anche perché ormai gli amministratori regionali si sono insediati e avranno modo di svolgere il loro lavoro”- ribatte il Direttore operativo della San Raffaele, Pier Luigi Marinelli. La riduzione del personale è determinato dal taglio dei posti letto in unità spinale in seguito al mancato adeguamento del budget da parte della Regione. La società San Raffaele Spa non torna indietro in quanto, nonostante le buone intenzioni, le condizioni che hanno determinato l’avvio della procedura non sono cambiate. Prossimo incontro il 25 marzo con la speranza che qualcosa possa cambiare. Ma in meglio

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento