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SULMONA – E’ attesa per il prossimo 21 maggio la sentenza del Tribunale di Sulmona sulla vicenda che vede protagonista A.L.C., l’operaio licenziato in tronco dalla Magneti Marelli di Sulmona dopo gli arresti domiciliari. La decisione del giudice era prevista per la giornata di ieri ma l’indisponibilità dell’azienda ha fatto slittare l’atto finale del processo al 21 maggio. Il 40 enne di Sulmona, difeso dagli avvocati Alessandro Margiotta e Catia Puglielli, si è presentato già due volte davanti al giudice assieme ai rappresentanti della Marelli ma il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine. Posizioni troppo distanti fra l’ex operaio e l’azienda. Una partita, se così si può definire, che si gioca sui tavoli della giustizia. I fatti risalgono al febbraio del 2017 uando il giovane di Sulmona venne licenziato in tronco dalla Marelli dopo essere stato posto ai domiciliari dall’autorità giudiziaria. A.L.C.- secondo la Marelli- avrebbe fraudolentemente tenuto nascosta la circostanza degli arresti domiciliari. Ma il diretto interessato, tramite i suoi legali, ha smontato la versione portata avanti dall’azienda, sostenendo di aver avvertito il suo superiore gerarchico lo stesso giorno dell’arresto. Da che parte sta la verità? Il verdetto arriverà il 21 maggio.

Andrea D’Aurelio

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