SULMONA – Terza diffida nel giro di qualche settimana per il Comune di Sulmona riguardo l’appalto dei lavori per il Liceo Classico Ovidio. Questa volta, a chiedere l’immediata sospensione in autotutela del procedimento di gara, è la Federazione Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Abruzzo e Molise. La Federazione, oltre a intimare al Comune di sospendere la procedura per l’appalto della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di miglioramento sismico del Liceo, diffida anche gli iscritti a “partecipare alla procedura” o a ritirare in caso contrario la partecipazione onde evitare di incappare in provvedimenti disciplinari. La diffida si fonda su alcune questioni, già sollevate dall’ordine degli architetti. Secondo la Federazione la procedura va sospesa innanzitutto per il calcolo dell’onorario da porre a base di gara perchè “si evidenzia che le competenze tecniche per la progettazione esecutiva sono di gran lunga superiori a quelle stimate dall’ente rappresentando, in questa maniera, grave nocumento alla professionalità dei tecnici che saranno chiamati a presentare le proprie offerte alla ditta appaltatriceâ€. Accanto ai principi di economicità , efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, per la Federazione è necessario tener conto della qualità delle prestazioni tecnico-professionali, visto che l’articolo 24 del decreto legislativo numero 50/2016 “disconosce di fatto formalmente la facoltà delle amministrazioni di fissare discrezionalmente il corrispettivo da porre a base di gara delle prestazioni di progettazione e direzione dei lavori, perchè questo equivarrebbe a dare un’interpretazione abrogativa della disposizione dell’articolo del codice dei contratti pubbliciâ€. Nella diffida si fa menzione anche all’assenza nel bando di gara dell’obbligatorietà della figura professionale dell’architetto nelle cosiddette “società di ingegneria†Sempre secondo la Federazione appare incongruo il termine dei 30 giorni visti i pareri da ottenere sul progetto esecutivo, senza contare che il progettista firmatario della progettazione risulta ancora titolare dell’incarico, il che “rende impossibile oltre che sanzionabile altro affidamento dei servizi di progettazione esecutivaâ€, sotto il profilo deontologico. Quanto all’appalto integrato con la diffida si ricorda che, come si fa presente del decreto Sblocca cantieri, tale scelta può essere perseguita nei casi in cui “l’elemento tecnologico e innovativo delle opere oggetto dell’appalto sia nettamente prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavoriâ€. Dopo l’ordine degli architetti e la Fondazione Nazionale arriva anche la diffida della Federazione. Non c’è due senza tre verrebbe da dire. Anche se dal Comune tirano dritto.
Andrea D’Aurelio
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