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SULMONA – Detto fatto arriva il ricorso. L’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila ha impugnato ieri, davanti al Tar dell’Aquila, la delibera adottata dalla Giunta Comunale di Palazzo San Francesco riguardante l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori al Liceo Classico di Sulmona. Dalle diffide si passa ai fatti. Gli architetti hanno chiesto quindi ai giudici amministrativi di sospendere la procedura per il calcolo dell’onorario da porre a base di gara perchè “si evidenzia che le competenze tecniche per la progettazione esecutiva sono di gran lunga superiori a quelle stimate dall’ente rappresentando, in questa maniera, grave nocumento alla professionalità dei tecnici che saranno chiamati a presentare le proprie offerte alla ditta appaltatrice”. Accanto ai principi di economicità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, secondo gli architetti è necessario tener conto della qualità delle prestazioni tecnico-professionali, visto che l’articolo 24 del decreto legislativo numero 50/2016 “disconosce di fatto formalmente la facoltà delle amministrazioni di fissare discrezionalmente il corrispettivo da porre a base di gara delle prestazioni di progettazione e direzione dei lavori, perchè questo equivarrebbe a dare un’interpretazione abrogativa della disposizione dell’articolo del codice dei contratti pubblici”. Nella diffida si fa menzione anche all’assenza nel bando di gara dell’obbligatorietà della figura professionale dell’architetto nelle cosiddette “società di ingegneria”. Quanto all’appalto integrato l’ordine ricorda che, come si fa presente del decreto Sblocca cantieri, tale scelta può essere perseguita nei casi in cui “l’elemento tecnologico e innovativo delle opere oggetto dell’appalto sia nettamente prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavori”. Il bando di gara scade l’8 gennaio e il Comune, dopo le diffide, aveva revocato il contratto al vecchio progettista senza una trattativa. Ora la palla passa al Tar. E per il Liceo Classico, dopo la lunga odissea, potrebbero arrivare nuove grane.

Andrea D’Aurelio

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