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SULMONA – I soldi ci sono ma è il Genio Civile che deve rilasciare le necessarie autorizzazioni dopo le integrazioni richieste. Restano in stand by i lavori di miglioramento sismico per la sede del Liceo Classico “Ovidio” in piazza XX Settembre che lo scorso 6 aprile ha spento la sua nona candelina. Un compleanno amaro per una scuola che è sempre stata l’icona della città e da quel terribile sisma è ancora chiusa in attesa che la burocrazia faccia il suo corso. L’allarme lanciato ieri dal Pd in conferenza stampa sulla disponibilità dei fondi per il miglioramento sismico sembra non sussistere a detta dell’assessore ai lavori pubblici Nicola Angelucci. “Non è un problema di soldi ma di autorizzazioni che il Genio Civile deve rilasciare dopo delle integrazioni che ci hanno richiesto e che abbiamo ottemperato”- spiega Angelucci. Con determina del Dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo è arrivato il via libera alla verifica del progetto esecutivo che deve ancora essere approvato. Nell’ultima assemblea al Cinema Pacifico docenti e studenti del Liceo hanno chiesto la modifica dell’incide di vulnerabilità da 0,68 a 0,80. Il nuovo cronoprogramma prevedeva per giugno 2018 il completamento di tutte le procedure che porterebbero all’approvazione del progetto definitivo-esecutivo di miglioramento sismico e all’avvio della tanto attesa gara d’appalto. Ma tutto dipende dalla risposta del Genio Civile. Per i lavori ci sono a disposizione 4,2 milioni di euro di cui la metà ottenuta con delibera Cipe dall’amministrazione Ranalli e l’altra metà rendicontata dalla Provincia dell’Aquila nell’era De Crescentiis e sbloccata dalla Regione.

Andrea D’Aurelio

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