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SULMONA – Sospendere la procedura aperta per l’appalto della progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori di miglioramento sismico del Liceo Classico di Sulmona. La diffida formale arriva dal Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia dell’Aquila, Edoardo Compagnone, che ha intimato al Comune questa mattina di fare marcia indietro sulla scelta del ricorso all’appalto integrato per sbrogliare la matassa della sede dei liceali di piazza XX Settembre, chiusa dal 6 aprile 2009. Per l’Ordine degli architetti la procedura va sospesa innanzitutto per il calcolo dell’onorario da porre a base di gara perchè “si evidenzia che le competenze tecniche per la progettazione esecutiva sono di gran lunga superiori a quelle stimate dall’ente rappresentando, in questa maniera, grave nocumento alla professionalità dei tecnici che saranno chiamati a presentare le proprie offerte alla ditta appaltatrice”. Accanto ai principi di economicità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, secondo gli architetti è necessario tener conto della qualità delle prestazioni tecnico-professionali, visto che l’articolo 24 del decreto legislativo numero 50/2016 “disconosce di fatto formalmente la facoltà delle amministrazioni di fissare discrezionalmente il corrispettivo da porre a base di gara delle prestazioni di progettazione e direzione dei lavori, perchè questo equivarrebbe a dare un’interpretazione abrogativa della disposizione dell’articolo del codice dei contratti pubblici”. Nella diffida si fa menzione anche all’assenza nel bando di gara dell’obbligatorietà della figura professionale dell’architetto nelle cosiddette “società di ingegneria”. Come pure per gli architetti appare incongruo il termine dei 30 giorni visti i pareri da ottenere sul progetto esecutivo, senza contare che il progettista firmatario della progettazione risulta ancora titolare dell’incarico, il che “rende impossibile oltre che sanzionabile altro affidamento dei servizi di progettazione esecutiva”, sotto il profilo deontologico. Quanto all’appalto integrato l’ordine ricorda che, come si fa presente del decreto Sblocca cantieri, tale scelta può essere perseguita nei casi in cui “l’elemento tecnologico e innovativo delle opere oggetto dell’appalto sia nettamente prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavori”. Un aspetto che secondo gli architetti, leggendo gli atti, non si evidenzia. Da qui la diffida per intimare al Comune la sospensione della procedura di gara. Da Palazzo San Francesco fanno sapere che si andrà avanti.

Andrea D’Aurelio

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