SULMONA. Offrire ai giovani una formazione di eccellenza e una prospettiva lavorativa concreta, in linea con le esigenze del mondo che cambia. E’ lo scopo del liceo Made in Italy che a Sulmona non ha trovato finora terreno fertile, dal momento che, nello scorso anno scolastico, si erano registrate appena quattro iscrizioni nell’istituto d’istruzione superiore “Ovidio” che ha attivato il corso di studi. Dall’istituto, tuttavia, non si perdono d’animo. Nonostante il recente parere del Consiglio di Stato, che ha sospeso il regolamento del nuovo liceo, Sulmona ritenta la sfida. L’obiettivo è quello di raggiungere almeno la soglia minima delle dieci iscrizioni per formare una classe. “Lo scorso anno il quadro normativo non era chiaro e non si capiva come impostare la didattica”- sottolinea Sabrina Lattanzio, la docente referente del progetto che, tra qualche mese, si occuperà dell’orientamento e di convincere gli studenti della scuola media ad abbracciare la frontiera del made in italy. “Questa estate c’è stata anche la presentazione della case made in italy, che si trova all’Aquila e che è un punto di riferimento importante anche per il nostro liceo. A gennaio riproporremo l’indirizzo così come immaginato, dal momento che ora sono state definite anche le linee per impostare la didattica”- aggiunge la professoressa del Liceo Vico, secondo la quale si “tratta di un’opportunità non solo per scuola e gli studenti ma anche per l’intero territorio in termini di indotto occupazionale e culturale”. Chi si diplomerà con il liceo Made in Italy, ricordano dall’istituto diretto dalla preside, Caterina Fantauzzi, potrà acquisire strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato, sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese, competenze linguistiche in inglese e spagnolo con possibilità di certificazione Cambridge e Cervantes e competenze informatiche con possibilità di certificazione. “Gli studenti, al termine del percorso quinquennale, raggiungeranno risultati di apprendimento comuni a tutti i licei insieme ad altre competenze specifiche nel settore del diritto e dell’economia”- rimarcano ancora dal liceo. Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato, con la sezione consultiva, aveva sospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del nuovo liceo del Made in Italy. I giudici hanno chiesto delucidazioni al Ministero dell’Istruzione sui costi e sull’ampliamento dell’offerta didattica. Ma il parere del Consiglio di Stato, come ha chiarito il Ministro, Alfredo Urso, ha solo un carattere interlocutorio. Per questo Sulmona “sfida” i giudici e prova a raggiungere la soglia dei dieci iscritti, per inaugurare il liceo nel prossimo anno scolastico.