
CASTEL DI SANGRO. Il processo sulla lite milionaria è da rifare a causa di un vizio procedurale. L’omessa notifica per la causa civile sul gratta e vinci da 5 milioni ha portato il Tribunale di Sulmona a rinnovare la citazione per le parti. Una vicenda complessa che era balzata alle cronache lo scorso anno. I fatti risalgono al 2022 quando due amici, un meccanico 55enne di Castel di Sangro e un romano di 43, avevano deciso di investire 50 euro ciascuno nell’acquisto di quattro biglietti “gratta e vinci” in un centro commerciale a Roma. Mentre il meccanico era costretto a sottoporsi a cure mediche a causa di un incidente, il 43enne aveva scoperto che uno dei biglietti era vincente, incassando la somma milionaria. Una parte del denaro, circa 350 mila euro, era stata utilizzata per aprire un’officina meccanica, dove il 55enne aveva potuto lavorare. Dopo pochi mesi dall’apertura dell’officina, il 43enne aveva cominciato a chiedere una percentuale sugli introiti dell’attività, esigendo circa 6 mila euro al mese, ma senza riscontro positivo. Il 43enne, a quel punto, si era ripreso tutte le attrezzature. Il meccanico lo aveva denunciato per appropriazione indebita, minacce e danni morali, sostenendo di essere stato ingiustamente privato dei mezzi necessari per portare avanti la sua attività.