SULMONA – Sarebbero entrati nel retro del plesso scolastico per prendere i materassi ed altri oggetti, nonostante i continui richiami arrivati nell’ultimo periodo. La scuola primaria Lombardo-Radice resta chiusa ma non per tutti. O almeno non per il gruppo di giovani e ragazzi che sistematicamente accendono nella zona posteriore di via Cornacchiola, in spregio a tutte le raccomandazioni. Un edificio scolastico che non è più ad uso degli studenti ma di quanti entrano ed escono indisturbati, talvolta bivaccando e lanciando per aria sedie e materassi, come è avvenuto in passato. “ Ho visto di nuovo questi ragazzi che sono entrati e portavano via i materassi per poterci giocareâ€- racconta una residente che ha segnalato il caso agli agenti del Commissariato. Nei mesi scorsi a documentare i danni, dai vetri rotti alle porte aperte, ci aveva pensato proprio la Polizia con una serie di rilievi fotografici che sono serviti per relazionare la vicenda agli organi preposti. La richiesta che arriva da più parti è quella di recintare la struttura per porre un freno ai reiterati atti vandalici al fine di conservare il bene e tutti i documenti custoditi all’interno, tra cui atti importanti, in attesa dei lavori di ristrutturazione che prevedono il parziale abbattimento dell’edificio e ricostruzione ex novo. Se è vero che in città mancano dei punti di ritrovo e aggregazione per giovani, questa carenza non si può colmare utilizzando scuole chiuse e per giunta inagibili. Alla scuola Radice non a caso qualche anno fa fu appiccato anche un incendio che, nei fatti, è rimasto impunito. Per questo è necessario accelerare le procedure per aprire il cantiere ( un nuovo impulso c’è stato) o quantomeno “chiudere†l’ingresso posteriore per limitare i danni dall’esterno.
Andrea D’Aurelio