SULMONA. Si dice esterrefatta dalla risposta dell’assessore Critani, Caterina Di Rienzo, che risponde per le rime sulla farmacia comunale, sostenendo che l’assessore “prende lucciole per lanterne”. Di seguito la nota “Leggo esterrefatta le considerazioni dell’assessore Critani il quale non comprende: “da quale fonte la consigliera Di Rienzo abbia preso questi dati. Sarebbe bastato chiedere spiegazioni agli uffici per scoprire che questo ritardo nell’incasso dei rimborsi non ha determinato nessun danno per l’ente, vista l’attuale consistenza della cassa comunale, piuttosto che insinuare il dubbio di una malagestione della Farmacia Comunale che oltretutto getta ingiuste ombre sull’operato dei dipendenti, in particolare delle farmaciste, essendo loro deputate all’adempimento mensile della richiesta del rimborso alla ASL, che hanno sempre svolto il proprio lavoro con diligenza e professionalità” Suggerisco all’assessore Critani, lautamente retribuito nel suo ruolo di oscuro assessore del Comune di Sulmona, di leggere prima di parlare, anche perché vista la sua assoluta inesperienza politica e amministrativa è facile che prenda lucciole per lanterne: la mancanza di rimborsi mi è stata sollevata proprio dalle dipendenti della Farmacia Comunale che lui sicuramente neppure conosce, e per le quali invece mi sono sempre battuta affinché avessero le giuste risorse anche da un punto di vista numerico, ovvero del personale dipendente, per lavorare con dignità. Tanto questo è vero che la mia interrogazione riguarda le mancate richieste dei rimborsi da parte del Comune. Rimborsi che apprendo il Comune non ottiene poiché non in regola con i contributi da pagare ai dipendenti. Fatto incommentabile di per sé. Suggerisco inoltre all’assessore Critani di non mentire alla Città: le casse comunali non sono così attive se lo scorso Consiglio del 15 luglio si è votato per prelevare somme dal fondo di riserva su sua proposta. Insomma, oltre che politicamente e amministrativamente impreparato, anche distratto e scordarello! Vada in vacanza, tanto della sua assenza non se ne accorgerebbe nessuno e forse gioverebbe alla Città”