SULMONA – Sarà pronta entro l’estate la risonanza magnetica dell’ospedale di Sulmona. E’ quanto è venuto fuori nella riunione del comitato ristretto dei sindaci che ha analizzato le problematiche della sanità ospedaliera e territoriale, all’indomani dell’approvazione da Roma del piano regionale. La lunga gestazione del macchinario, rimasto in magazzino dal 2018 fino allo scorso 1 marzo, sembra approdare finalmente per la messa in funzione. La Asl aveva intenzione di attivarlo per settembre ma si sta cercando di accelerare i tempi anche se, visti i continui viaggi della speranza, c’è poco da esultare. Sull’ospedale di primo livello la battaglia è divenuta prettamente formale. Nella sostanza si assiste ancora ad un presidio depauperato con turni al pronto soccorso con un solo medico, ematologia ridotta al lumicino, terapie e a rilento per dializzati e diabetici. Secondo il sindaco, Gianfranco Di Piero, qualcosa comincia a smuoversi sul piano delle risorse umane e delle infrastrutture. “Saranno avviate le procedure aggregate in ambito regionale per il reclutamento di ulteriore personale medico e si stanno programmando i lavori per l’adeguamento dell’ala Bolino e per il parziale abbattimento della vecchia ala ospedaliera ( destinata ad ospitare la Casa di Comunità). Si è ribadito che entro l’estate sarà attivata la risonanza magnetica nucleare. La Direzione ASL ha manifestato la massima disponibilità a confrontarsi con il Comitato Ristretto dei Sindaci ai fini della redazione dell’atto aziendale, che dovrà disciplinare la riorganizzazione della ASL a seguito della nuova rete ospedaliera”- afferma il primo cittadino di Sulmona. Tuttavia l’allerta va tenuta alta. Per questo Tdm e Comune riprogrammeranno, non appena sarà risolto l’attacco hacker, la manifestazione unitaria.