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Mai atteso così tanto l’arrivo della pioggia.  Ad aiutare il lavoro di Vigili del Fuoco e soccorritori esperti, qualche goccia nei pressi di Arischia.  Diluvio a Scoppito con vento in direzione nord-est. “Ha iniziato a piovere”, ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, un messaggio pieno di speranza.

Oltre 200 ettari di bosco sono stati devastati dall’incendio, quasi certamente doloso, divampato due giorni fa tra la parte alta della frazione aquilana di Arischia, nella collina che sovrasta il centro abitato, e il Comune di Pizzoli.

Le operazioni di spegnimento stanno tenendo occupati sette canadair, tre elicotteri, 80 Vigili del Fuoco, 40 militari del IX Reggimento Alpini, 70 volontari di protezione civile, 30 dipendenti comunali e 4 pattuglie della Polizia municipale.

Il Governatore Marsilio, dopo un sopralluogo, ha invitato tutti a comunicare alle forze dell’ordine notizie o se hanno visto qualcosa di sospetto. “Le forze in campo hanno dovuto distribuire le dotazioni di uomini e mezzi nei due incendi, chiamando a supporto tutte le forze disponibili. I Carabinieri Forestali – prosegue Marsilio – hanno individuato la zona di innesco dell’incendio di Monte Omo di Arischia, escludendo categoricamente una causa accidentale o di autocombustione. L’incendio, a loro dire, è assolutamente doloso e la concomitanza di innesco con l’incendio di Cansatessa lascia presagire lo stesso disegno criminale”.

L’ipotesi che si fa strada con sempre maggiore forza è quella che le fiamme siano state innescate da azioni dolose. E proprio in questa direzione vanno le indagini dei Carabinieri Forestali dell’Aquila. A insospettire sono le modalità e i tempi in cui si sono propagate le fiamme, anche se per ora non ci sono conferme in tal senso da parte degli inquirenti e della Protezione civile.

Sono tantissime le foto che, sui social, testimoniano quello che sta succedendo sulle montagne aquilane: molti hanno postato le immagini delle immense colonne di fumo e delle fiamme che, le notti scorse, hanno segnato la linea del fuoco.

Ma ora speriamo che la pioggia venga giù copiosa e che sia un’alba migliore!

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