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SULMONA – Stessa revoca e stessa decisione. Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha rimesso in libertà questa mattina, E.T., l’ex Dirigente Scolastica finita nel mirino della Procura della Repubblica di Sulmona per l’inchiesta relativa all’usura. Come era accaduto esattamente una settimana fa per l’agente assicurativo, anche lei rimessa in libertà, il Riesame ha considerato troppo afflittiva la misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, e ha revocato gli arresti domiciliari all’ex preside che ora dovrà rispettare l’obbligo di firma. A far scattare l’inchiesta è stata la denuncia della vittima, la proprietaria dell’autolavaggio che dopo essere stata aggredita da una donna rom, finita in carcere con la pesante accusa di tentato omicidio, ha raccontato tutto alla Polizia e ha fatto i nomi sia di altri tre componenti della famiglia Rom, anch’essi finiti dietro le sbarre per usura e poi delle due professioniste, clienti dell’autolavaggio. Dalle indagini condotte dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, diretta dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, è venuto fuori che dal 2014 e fino ai primi mesi dell’anno in corso, a fronte di un prestito iniziale di 2.000,00 € concesso, le due indagate si erano fatte consegnare dalla vittima, nel tempo, la somma complessiva di 6000,00 €, con l’applicazione del tasso di interesse mensile pari al 20%. Le due indagate sono finite prima ai domiciliari, confermati dal Tribunale di Sulmona dopo che si sono avvalse della facoltà di non rispondere al Gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Al Riesame la difesa però ha spiegato che la misura cautelare era troppo afflittiva e per entrambe le richieste dei legali sono state accolte. L’ex preside questa mattina è stata assistita dall’avvocato Nino Ruscitti.

Andrea D’Aurelio

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