

SULMONA. Ripristinare immediatamente, già dal prossimo anno, la tradizione dello scoppio dei mortaretti al termine della corsa della Madonna. A meditare una petizione popolare, dopo la notizia diffusa da questa testata sullo stop della Questura, è un gruppo di cittadini. “Ci attrezzeremo per il prossimo anno, in modo tale da dare più forza al tema che per noi rappresenta un pezzo di identità e di tradizione”- afferma Alfredo Frattolillo, portavoce del gruppo. Ad impedire di accompagnare la Madonna con i fuochi d’artificio, è una circolare ministeriale del 2001 che impone un raggio di trenta metri dal sito dello sparatore. Questione di sicurezza, insomma, che i confratelli hanno cercato di assicurare proponendo una zona protetta alle spalle dell’acquedotto, con tanto di recinzione e pareti in legno. Ma nulla: secondo la questura non ci sono le condizioni. Eppure per decenni gli “spari”, che durano appena 15 secondi, si sono svolti in assoluta sicurezza. Il dialogo con la Questura è aperto per ripristinare l’usanza, si spera, dal prossimo anno