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La Marelli attui subito gli investimenti promessi sullo stabilimento di Sulmona. È quanto chiedono Uilm Abruzzo e Uilm provinciale L’Aquila Teramo, dopo l’aumento dei turni da parte della Sevel, il principale cliente della Marelli. Il colosso della Val di Sangro, come noto, ha avviato lo scorso 2 maggio un imponente cambio di organizzazione del lavoro, che passa ora a 18 turni (12+6): un aumento che comporterà di conseguenza una crescita produttiva record per il 2021 di oltre 300 mila veicoli. “Alla Marelli – dicono Nicola Manzi, coordinatore regionale Uilm Abruzzo, e Michele Paliani, segretario provinciale L’Aquila Teramo – chiediamo il rispetto degli impegni assunti per lo stabilimento di Sulmona. Nella riunione del 24 febbraio, i vertici della Marelli Italia annunciarono alle organizzazioni sindacali e alle rsa un piano di investimenti proprio per lo stabilimento di Sulmona di oltre 9 milioni di euro, in prodotti, assemblaggio assali, manutenzione e ristrutturazione. Alla luce dell’aumento di turni in Sevel, riteniamo non più rinviabile l’attuazione di questi investimenti per lo stabilimento sulmonese, fornitore primario per la produzione del Ducato. I continui ritardi nell’attuazione del piano ci preoccupano, ponendo importanti riflessioni: la più importante di queste è la tenuta industriale del sito sulmonese, sia rispetto alla capacità produttiva che a quella occupazionale. Ci chiediamo, inoltre, se per caso qualcuno stia pensando ad un disimpegno industriale del sito sulmonese. Per questo chiediamo l’attuazione degli impegni assunti dal management Marelli. La Uilm – concludono Manzi e Paliani – è pronta sin da ora a rivendicare il rispetto delle intese a salvaguardia di un’industria vitale per l’intero territorio regionale”.

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