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SULMONA – L’onorevole Gianni Melilla chiede l’intervento del governo contro i licenziamenti di un caporeparto e di un lavoratore interinale alla Magneti Marelli di Sulmona. “Si tratta – sostiene Melilla che ha presentato una interrogazione in Parlamento – dell’ennesimo gesto di arroganza aziendale. E’ solo l’ultimo di una serie di atti di intimidazione e provvedimenti disciplinari nei confronti di molti lavoratori, denunciati puntualmente dalle organizzazioni sindacali. I sindacati – prosegue Melilla -, da tempo denunciano un netto peggioramento dei carichi di lavoro e delle condizioni di sicurezza del lavoro in fabbrica, per la spasmodica ricerca dell’aumento della produzione ad ogni costo. Oltre ad esprimere la nostra solidarieta’ ai lavoratori della Magneti Marelli, che hanno risposto ai licenziamenti con uno sciopero di otto ore – aggiunge -, chiediamo che il ministero del Lavoro intervenga immediatamente per accertare le denunce dei sindacati e ricondurre alla normalita’ le relazioni sindacali in fabbrica”. Il caso del licenziamento del responsabile di produzione ha riacceso i riflettori sui turni e l’organizzazione del lavoro. Nuove tensioni in seno lo stabilimento sulmonese tant’è che stamane è scattato lo sciopero di sei ore proclamato dalla Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila.

Andrea D’Aurelio

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