SULMONA – Patteggia la pena di due anni di reclusione G.P., 40 enne sulmonese già noto alle forze dell’ordine, per il reato di maltrattamenti in famiglia, nonché per le ripetute violenze e per le botte abituali all’anziana madre. L’uomo è finito ieri davanti al giudice del Tribunale di Sulmona, Alessandro De Marco, che ha accordato la pena richiesta dal suo avvocato difensore, Alessandra Michetti, sostituita ieri da Silvia Iafolla. L’imputazione per il 40 enne è scaturita dai comportamenti violenti del soggetto, con precedenti di polizia, per i quali era stato più volte necessario l’intervento della Volante del Commissariato, con successivi approfondimenti investigativi da parte dei poliziotti. Dagli stessi è risultato che molto spesso i vicini avevano udito dei trambusti e violenti liti provenienti dall’appartamento occupato da figlio e madre e che più volte quest’ultima era stata vittima delle pressanti richieste di danaro del familiare per l’acquisto di alcolici e di sostanze stupefacenti. Lo scorso giugno era stata la stessa vittima a chiedere l’intervento dei poliziotti poichè malmenata dal figlio che aveva reagito bruscamente al tentativo di togliergli una bottiglia di Vodka dalle mani, intervento successivo ad un ennesimo episodio accaduto il giorno precedente in cui il 40 enne, in preda all’ira ed in stato di totale alterazione, aveva distrutto degli oggetti in casa. Disperata, la donna aveva deciso di confidarsi con i Carabinieri, raccontando delle somme di danaro consegnate al figlio negli ultimi mesi, ammontanti addirittura a 7000 euro. Il 40 enne fu raggiunto da custodia cautelare in carcere e per l’anziana madre fu attivato il codice rosso. Dietro le sbarre ci è rimasto per qualche mese fino alla comparsa davanti al giudice. In Tribunale ha patteggiato la pena di due anni di reclusione per quei maltrattamenti abituali e ripetuti nel tempo. (a.d’.a.)
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