
SULMONA. Tre anni e sette mesi di reclusione più pagamento delle spese processuali. È la pena inflitta dal collegio del Tribunale di Sulmona, presieduto dal giudice, Pierfilippo Mazzagreco, ad un 55enne di Pratola Peligna, finito sul banco degli imputati con la pesante accusa di maltrattamenti in famiglia. Secondo l’accusa i maltrattamenti sarebbero stati abituali, dal 2000 al 2023, con recidiva reiterata, tutti avvenuti a Pratola Peligna. Condotte prevaricatrici e vessatorie, sempre secondo l’imputazione, che avevano portato prima alla separazione della coppia e poi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a seguito dell’episodio scatenante che risale allo scorso anno quando, dopo un incidente stradale, il 55 enne aveva picchiato la sua ex moglie in auto. Dopo la fine della relazione, sostiene l’accusa, l’uomo aveva continuato a perseguitare la donna. Da qui l’accusa anche di atti persecutori e lesioni personali aggravate. Oggi l’ultima fase dell’udienza con momenti di tensione tanto che l’imputato è stato allontanato dall’aula. Davanti ai giudici è comunque caduta l’aggravante della violenza assistita, davanti cioè ai figli minori. Il 55enne è stato difeso dagli avvocati Alessandro e Vincenzo Margiotta