
Sette anni di maltrattamenti alla sua compagna tramite botte e condotte prevaricatrici. Protagonista della vicenda giudiziaria è un 49enne di Sulmona condannato alla pena di quattro anni di reclusione ( a fronte di una richiesta di tre anni del pm) e cinque di interdizione dai pubblici uffici. Secondo l’accusa, dal 2017 ad oggi, l’uomo aveva posto in essere condotte prevaricatrici nei confronti della compagna, una 39enne di Sulmona, fino a quando a marzo 2024, dopo l’ennesima lite avvenuta all’interno dell’auto, si era recata nel commissariato di polizia per raccontare quanto le era accaduto. Sette anni di botte e umiliazioni continue che avevano costretto la vittima a modificare il proprio tenore di vita. Nessun referto è stato rilasciato dall’ospedale né la donna aveva presentato una denuncia ma le indagini avevano comunque consentito di attivare il codice rosso dalla squadra anticrimine del commissariato di polizia. Il 49enne era stato raggiunto anche dalla misura cautelare di divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico, poi revocata. Secondo l’avvocato difensore, Stefano Michelangelo, la coppia, nota alle forze dell’ordine per problemi di tossicodipendenza, aveva avuto continui litigi reciproci. Altra cosa sono i maltrattamenti che prevedono l’abitualità e sistematicità delle condotte vessatorie. Tesi che non è bastata ad evitare la condanna









