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SULMONA – I medici specializzandi reclutati dalla Asl sono stati dirottati all’Aquila ed Avezzano mentre a Sulmona, come segnalato nei giorni scorsi, manca il personale sul territorio. Una situazione che rischia di esplodere se la Asl non procederà ad assumere almeno un medico per svolgere circa cinquanta tamponi sui pazienti che devono accedere nelle case di riposo e nelle strutture residenziali. L’allarme è stato rilanciato in giornata dai pazienti e dal Tribunale della sanità che, per il tramite della referente task force Catia Puglielli, aveva scritto nei giorni scorsi alla Asl chiedendo il potenziamento delle Usca o il reclutamento di altri specializzandi. In realtà, a conti fatti, basterebbe che l’azienda individuasse almeno una figura per svolgere i tamponi a circa cinquanta pazienti sulmonesi e del comprensorio che restano in lista d’attesa. La Asl avrebbe individuato anche uno spazio presso il Coc di Sulmona, messo a disposizione del Comune, per la vestizione del personale incaricato. Al momento la Asl garantisce il servizio con gli specializzandi nel marsicano e nell’aquilano, lasciando scoperta l’area peligno-sangrina, che pure è terra fertile di consensi in tempo elettorale. La situazione va risolta e subito. E’ rientrato invece il problema dei tamponi per i pazienti Covid a domicilio dopo la denuncia di Tds e Onda Tg.

Andrea D’Aurelio

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