PESCASSEROLI – “Le nostre comunità meritano rispetto, ma meritano soprattutto un progetto socioeconomico-culturale, un contratto sociale territoriale, che restituisca loro la prospettiva di
un vivere dignitoso e il più possibile vicino a quello di chi vive nei più grandi centri abitati. Non è accettabile che dopo mesi un intero comprensorio sia sprovvisto del medico del 118”. Ad affermarlo è la CGIL che porta la carovana dei diritti a Pescasseroli, nel capoluogo del Pnlam. “Un comprensorio che ha vissuto in questi anni un inesorabile spopolamento al pari di altre realtà del nostro territorio, dovuto anche dalla provvisorietà dei servizi essenziali quali quelli sanitari che, di fatto, priva un intera comunità del diritto alla salute ed alla cura – scrive al Cgil -. Continuiamo a vivere una emergenza dentro l’emergenza, non solo la pandemia ma anche la strutturale carenza di servizi sanitari rivolti alla popolazione soprattutto nelle aree più fragili della nostra provincia. Le nostre comunità meritano rispetto, ma meritano soprattutto un progetto socio- economico-culturale, un contratto sociale territoriale, che restituisca loro la prospettiva di un vivere dignitoso e il più possibile vicino a quello di chi vive nei più grandi centri abitati”.
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