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SULMONA – Si punta alla cassa integrazione alla Magneti Marelli di Sulmona che oggi ha proseguito la produzione nonostante le disposizioni sul contrasto del Covid-19. Per far rientrare lo sciopero proclamato dalla Fiom, scattato in giornata, l’azienda per le ore 10 di domani 18 marzo ha convocato le sigle sindacali su richiesta di queste ultime. Sul tavolo ci sarà proprio la richiesta della cassa integrazione per tutelare sicurezza, salute e reddito degli operai al tempo del virus. Il percorso della cassa integrazione, visto che stamane si parlava di disinformazione, non segue il percorso ordinario. La procedura legata all’emergenza Coronavirus assegna all’azienda piena autonomia, a prescindere dalla concertazione con i sindacati, che però si rende auspicabile. Al momento non si è ancora parlato di cassa integrazione ma questa sarà la richiesta che arriverà dai sindacati. Intanto la Sevel di Atessa torna a bloccare la produzione del furgone Ducato dalle 22 di questa sera a domenica 22 marzo. La decisione è stata presa in serata per mancanza di componentistica e forniture provenienti da varie aziende dell’indotto. Sono gli effetti immediati del clima che si respira nell’area industriale della Val di Sangro per l’assenza di molti operai che oggi non sono andati al lavoro nelle rispettive aziende, con calo di presenze anche nella stessa Sevel, e non vi andranno nei prossimi giorni per paura del contagio da Coronavirus e dall’esigenza di avere certezza sui sistemi di sicurezza per la salute. Un fenomeno che si ripercuote un po’ in tutti gli stabilimenti. Basti pensare che, anche a Sulmona, sarebbero saliti a 90 i certificati di malattia presentati dagli operai.

Andrea D’Aurelio

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