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SULMONA – “Alla luce del cambio di direzione, auspichiamo che si continui nel solco tracciato”. E’ la speranza di Massimo Mazzeo della segreteria Fim-Cisl di Bologna nei giorni concitati del cambio al vertice della Magneti Marelli a seguito dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne. Solo da Bologna arrivano dichiarazioni ufficiali dell’azienda. In città invece dove la Magneti Marelli conta all’incirca 670 dipendenti, non pochi per una realtà che non vive un momento facile per l’occupazione, nessuno si sbilancia più di tanto. La Fiom Cgil della provincia dell’Aquila ad esempio, contattata da Onda Tg, mantiene le bocche cucite e preferisce non intervenire sull’argomento. Ma il futuro della Marelli non è cosa di poco conto anche e soprattutto per Sulmona. Magneti Marelli, lo storico fornitore di componenti per auto del gruppo Fca, verrà scorporata (tecnicamente si parla di spin-off) dalla holding di Detroit entro la fine del 2018. Lo riferisce Zac 7. Secondo gli analisti di Piazza Affari, Magneti Marelli potrebbe avere un valore compreso tra i 3,6 e 5 miliardi di euro. La società opera in 19 paesi con più di 43mila dipendenti. Intanto restano gravi le condizioni di salute di Sergio Marchionne ex Ceo di Fca ricoverato nell’ospedale universitario di Zurigo per una operazione alla spalla. Il top manager sarebbe malato di tumore ai polmoni.

Andrea D’Aurelio

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